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Coronavirus – Uk, Usa e Canada accusano: “Hacker russi attaccano gruppi di ricerca per rubare informazioni sul vaccino”. Mosca nega

Le intelligence dei tre Paesi hanno individuato i responsabili nel gruppo noto come APT29, coinvolto anche nelle intrusioni durante la campagna elettorale americana per le elezioni del 2016. Il Cremlino respinge le accuse

I servizi segreti di Stati Uniti, Gran Bretagna e Canada hanno scoperto che un gruppo di hacker russi, che “quasi certamente opera nel quadro dell’intelligence di Mosca” ha tentato di fare intrusione nei server dei gruppi di ricerca e dei laboratori coinvolti con lo sviluppo di un vaccino contro Covid-19. La notizia, riportata dal Washington Post, fa riferimento a un rapporto dei tre Paesi che hanno individuato i responsabili nel gruppo noto come APT29 o “Cozy Bear”, coinvolto anche nelle intrusioni durante la campagna elettorale americana per le elezioni del 2016 e generalmente associato ai servizi di intelligence esteri. Il National Cyber Security Center britannico ha chiesto quindi ai centri di ricerca sul Covid di rafforzare la sicurezza delle loro reti.

Ma a respingere le accuse interviene il Cremlino che dice di non avere “informazioni su chi possa aver commesso un attacco hacker contro le compagnie farmaceutiche e i centri di ricerca britannici”. Il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, ha anche preso le distanze da quanto dichiarato dal ministro degli Esteri inglese, Dominic Raab, che ha accusato “attori della Russia” di avere interferito “nelle elezioni politiche in Gran Bretagna del 2019″. Un tentativo che sarebbe avvenuto attraverso l’acquisizione illecita di documenti del governo, ha detto Raab, sottratti da Mosca e relativi delle discussioni su accordi commerciali fra Gran Bretagna e Stati Uniti, che sono stati pubblicati online e usati dai laburisti durante la campagna elettorale.

“La Russia non ha nulla a che fare con questi tentativi”, ha commentato Peskov, smentendo qualsiasi interferenza. “Noi non tolleriamo tali accuse così come non tolleriamo le altre accuse infondate sulle nostre interferenze nelle elezioni del 2019”.