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Imen Jane, “l’economista” con la finta laura si scusa: “Ho sbagliato, ora torno sui libri”

All'anagrafe Imen Boulahrajan, la 25enne era diventata una star sui social grazie alla sua capacità di spiegare in modo chiaro e semplice temi e concetti di economia nelle sue stories ma poi travolta dalle polemiche dopo che - a inizio giugno - il sito Dagospia ha smascherato il fatto che non si fosse mai laureata né in economia né in alcun'altra materia

di F. Q.

Ho sbagliato. Ho fatto un errore inutile ed evitabile del quale mi pento e mi scuso”. Inizia così il primo post pubblicato su Instagram dopo oltre un mese da Imen Jane, all’anagrafe Imen Boulahrajan, la 25enne diventata una star sui social grazie alla sua capacità di spiegare in modo chiaro e semplice temi e concetti di economia nelle sue stories ma poi travolta dalle polemiche dopo che – a inizio giugno – il sito Dagospia ha smascherato il fatto che non si fosse mai laureata né in economia né in alcun’altra materia. In pratica la giovane si definiva “economista” avendo in tasca solo un diploma di liceo scientifico.

In queste settimana di assenza dai social, Imen è tornata sui libri e ha deciso di parlare chiaramente con i suoi followers della sua carriera accademica: “Non ho mai considerato l’idea di non laurearmi — ha spiegato —. La laurea per me non è soltanto un pezzo di carta. È un riconoscimento pubblico delle ore passate a cercare di apprendere qualcosa di utile per la vita. Non ho mai voluto sminuirne il valore.⁣ Finora mai nessun lavoro o incarico che ho avuto mi ha mai richiesto alcun titolo accademico, ma io volevo e voglio finire gli studi”.

Poi Imen Jane ha spiegato come è nato “l’equivoco” della laurea: “Quando a fine 2018 mi sono trovata per caso a condividere spunti di attualità su Instagram, ho attirato fin da subito grandi attenzioni. Il primo a chiamarmi ‘la studentessa divulgatrice’ fu Giletti. E per tutta quella prima metà del 2019 ho continuato ad avere controllo su tutte le mie uscite pubbliche. Ma dall’estate in poi, la situazione ha iniziato a sfuggirmi di mano. Avrei potuto spiegare tutto subito — ha continuato la studentessa —. Avrei dovuto mettere subito le cose in chiaro. Invece non l’ho fatto. Credevo che la situazione così come si era gonfiata, si sarebbe sgonfiata da sola. A nulla è servito ridurre le uscite pubbliche e concentrare tutte le mie energie solo su Will”.

“Non ho mai dato per scontato niente e nessuno — ha precisato ancora la giovane —. Non ho mai voluto ingannare niente e nessuno. Non ho mai agito in male fede. E chiedo di nuovo scusa a tutti. A tutte le persone che hanno riposto fiducia in me, alla mia famiglia, ai miei amici, alla mia azienda. La prima a starci male sono stata io – ha concluso -. Per chi vuole, mi troverà a Milano con il libro di statistica in una mano e il Financial Times nell’altra”.⁣

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Ho sbagliato. Ho fatto un errore inutile ed evitabile del quale mi pento e mi scuso. Mi sono iscritta all’università per una ragione molto semplice: avere i mezzi per capire il mondo. Non ho mai considerato l’idea di non laurearmi. La laurea per me non è soltanto un pezzo di carta. E’ un riconoscimento pubblico delle ore passate a cercare di apprendere qualcosa di utile per la vita. Non ho mai voluto sminuirne il valore.⁣ ⁣ Finora mai nessun lavoro o incarico che ho avuto mi ha mai richiesto alcun titolo accademico, ma io volevo e voglio finire gli studi.⁣ ⁣ Quando a fine 2018 mi sono trovata per caso a condividere spunti di attualità su Instagram, ho attirato fin da subito grandi attenzioni. Il primo a chiamarmi “la studentessa divulgatrice” fu Giletti. E per tutta quella prima metà del 2019 ho continuato ad avere controllo su tutte le mie uscite pubbliche. Ma dall’estate in poi, la situazione ha iniziato a sfuggirmi di mano.⁣ ⁣ Avrei potuto spiegare tutto subito. Avrei dovuto mettere subito le cose in chiaro. Invece non l’ho fatto. Credevo che la situazione così come si era gonfiata, si sarebbe sgonfiata da sola. A nulla è servito ridurre le uscite pubbliche e concentrare tutte le mie energie solo su WILL.⁣ ⁣ Così, appena un mese prima del ciclone, ho deciso di informare i miei investitori della situazione e chiedere loro di concedermi spazio per tornare a studiare. Mi sono dimessa dal CdA e ho ripreso a studiare. Poi, il boom.⁣ ⁣ Non ho mai dato per scontato niente e nessuno. Non ho mai voluto ingannare niente e nessuno. Non ho mai agito in male fede. E chiedo di nuovo scusa a tutti. A tutte le persone che hanno riposto fiducia in me, alla mia famiglia, ai miei amici, alla mia azienda. La prima a starci male sono stata io.⁣ ⁣ Coinvolgere le persone sui temi che più mi stanno a cuore fa parte di me. Ho sempre messo a disposizione di tutti le cose che apprendevo. Continuerò a studiare, continuerò ad imparare cose nuove e continuerò a condividerle con chiunque ne abbia voglia. Perchè la conoscenza ha valore soltanto se condivisa e se reciproca.⁣ ⁣ Per chi vuole, mi troverà a Milano con il libro di statistica in una mano e il Financial Times nell’altra.

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