Johnny Depp e la pazza idea di scoprire il DNA delle feci lasciate sul letto (forse?) da Amber Heard. Ancora un altro dettaglio fuoriesce del dibattimento che si sta svolgendo da giorni presso la High Court di Londra dove la star hollywoodiana ha citato in giudizio il tabloid The Sun per averlo definito due anni fa in un articolo un “picchiatore di donne”. Dopo aver scoperto che la Heard avrebbe defecato sul lettone matrimoniale (le motivazioni sono ancora al vaglio di qualche psicologo), Depp si sarebbe anche posto l’obiettivo di comprendere a chi quelle feci appartenessero. Lo ha testimoniato, sotto giuramento, l’agente immobiliare dell’attore, Kevin Murphy. “Quando gli è stato riferito dell’accaduto, Johnny Depp era disgustato e arrabbiato. In quella fase, credo che abbia suggerito di sottoporre le feci al test del DNA per vedere da chi provenivano” . Le concitate fasi che seguirono la fastidiosa scoperta videro Depp senza parole con in mano lo smartphone davanti alle foto del misfatto speditegli dalla cameriera. Da quel momento Depp avrebbe cominciato a chiamare la moglie “Amber Turd”: sia assonanza con il cognome Heard, sia significato inequivocabile come “Amber pezzo di m…a”. “Anche Amber Heard, era arrabbiata, ma solo perché la diffusione delle foto ‘non stava aiutando la sua causa di separazione”. Murphy nella testimonianza ha anche aggiunto che l’attrice gli avrebbe detto che l’aver lasciato”le feci nel letto” era “solo uno scherzo innocuo”. E visto che nel procedimento contro The Sun si sta ricostruendo comunque le vicende tra i due ex sposi, i loro rapporti di forza, le reali colpe e accuse l’uno verso l’altro, la Heard è corsa subito ai ripari sostenendo di non aver mai defecato nel letto dell’ex marito: “Murphy mente quando dice che gli ho confessato di essere l’artefice dello scherzo”. Sulla stessa linea gli avvocati del Sun che hanno accusato l’agente immobiliare di Depp di essersi inventato tutto per far sembrare Heard “assurda e disgustosa agli occhi del pubblico”.