“Abbiamo anticipato di 20 giorni le misure prese poi dal Governo, anticipato decisioni prese dal Nord con grande ritardo. Ci ricordiamo alcune frasi come ‘Milano non si fermà, ‘Bergamo non si ferma’. Un segretario di partito, che è anche un mio amico, è andato a fare un brindisi, ma siccome Dio c’è ha beccato il Covid“. Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, intervistato da Bruno Vespa nel corso della convention dell’Alis in corso a Sorrento, in provincia di Napoli. Una frase fuori dalle righe, nello stile tipico di De Luca, questa volta però diretta contro il suo segretario. Per questo nel Pd, lo stesso partito di De Luca, non tutti hanno ignorato l’uscita. “Caro De Luca -ha risposto Pietro Bussolati, consigliere regionale del Pd lombardo – Nicola era venuto a portare la solidarietà a Milano e ad una comunità ferita, rispettando le regole in vigore in quel momento. La tua battuta è quindi sgradevole e inopportuna. Continuiamo così, facciamoci del male”. Una “battuta mal riuscita” per la senatrice dem Valeria Valente. Scatenata la polemica, il presidente della Campania ha tentato di smorzarla, negando la valenza politica dell’affermazione. “Trovo incredibile che una battuta fatta nel corso di una chiacchierata possa essere stata interpretata come un atto politico. Basterebbe ascoltare la registrazione dell’intervista – ha aggiunto – per rendersi conto del tono leggero e scherzoso con cui si parlava. Sinceramente non c’è da meravigliarsi più di nulla. Basta allontanarsi dal linguaggio del burocratismo e della politica politicante per dare luogo a speculazioni intollerabili. Ovviamente – sottolinea De Luca – a Nicola Zingaretti ha tutto il mio affetto, visto il lavoro straordinario che ha fatto a livello nazionale e regionale per affrontare e gestire l’emergenza coronavirus, e considerato che è uno dei pochi leader dotato di quel tanto di autoironia e di semplicità che lo rendono vicino alla gente normale”
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