Sessantacinque articoli per provare a semplificare la vita a cittadini e imprese e sfoltire la giungla degli adempimenti burocratici. Il decreto semplificazioni, che il presidente del Consiglio Giuseppe Conte definisce “la madre di tutte le riforme” è apparso ieri in Gazzetta Ufficiale. Il testo è stato infatti firmato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, dieci giorni dopo il via libera in Consiglio dei ministri con la formula “salvo intese”, che lasciava aperta la possibilità di successive modifiche. Il provvedimento approderà in Senato il prossimo 21 luglio e non è escluso che possano essere introdotte ulteriori modifiche. Ma le norme sono già in vigore.
MENO RISCHI PER I FUNZIONARI PUBBLICI: Tra i pezzi forti del decreto sono le modifiche al codice penale in tema di abuso d’ufficio e responsabilità erariale per cui vengono circoscritte le ipotesi di punibilità. Per l’abuso di ufficio si rimanda infatti ad una legge che indichi puntualmente i comportamenti perseguibili, riducendo la discrezionalità dell’azione penale. Per quanto riguarda la responsabilità erariale la colpa grave sarà perseguita solo nei casi di omissione di un’azione,non lo sarà più per i casi di azione, dove resta perseguibile solo il dolo, vale a dire con la volontà e la consapevolezza di commettere l’illecito. Scompare definitivamente dal testo la sanatoria degli abusi edilizi che compariva nella bozza iniziale ed era sostenuto dall’opposizione.
CANTIERI PIU’ RAPIDI:In tema di edilizia e cantieri il decreto in sostanza congela fino al 31 dicembre 2021 alcune disposizioni del codice degli appalti relative ai i metodi di attribuzione dei contratti. In particolare si prevede l’affidamento diretto per lavori che valgono meno di 150.000 euro e procedure più snelle e senza bando per gli appalti fino 5 milioni di euro. In sostanza gli appalti potranno essere assegnati consultando direttamente le imprese. Almeno cinque (ma si sale fino a 15 man mano che l’importo dei lavori cresce) le proposte che dovranno essere ascoltate prima di procedere all’assegnazione. Niente bando di gara anche in caso di urgenze legate all’emergenza coronavirus. In tema di grandi opere vengono previste corsie preferenziali per la realizzazione di scuole, ferrovie, porti, strade, carceri e strutture sanitarie. Non sarà replicato il “modello Genova” utilizzato per accelerare la ricostruzione del ponte ma le stazioni appaltanti avranno poteri straordinari per la realizzazione di queste opere. “Sbloccheremo 800 milioni di investimenti per i porti che diventeranno immediatamente cantieri grazie all’accelerazione prevista col Decreto Semplificazioni”, ha annunciato la ministra delle Infrastutrutture e Trasporti, Paola De Micheli, in un post su Facebook.
MENO VINCOLI SULLE RISTRUTTURAZIONI: Novità importanti riguardano anche l’edilizia privata. Vengono meno i limiti su sagoma, sedimi e volumi per demolizioni e ricostruzioni. Per quanto riguarda la manutenzione straordinaria, il cambio di destinazione d’uso diventa più flessibile. Più semplice dimostrare la legittimità dell’immobile, anche se non si possiede titolo edilizio (storico o recente). Per far ciò vengono ammessi anche documenti d’archivio oppure le foto. Nelle cosiddette “rigenerazioni urbane”, i Comuni potranno azzerare il contributo di costruzioni che è normalmente fissato al 20%. Per quanto riguarda infine il silenzio-assenso, “fermi restando gli effetti comunque prodotti dal silenzio, lo sportello unico per l’edilizia rilascia online, entro quindici giorni dalla richiesta dell’interessato, un’attestazione circa il decorso dei termini del procedimento”.
UN’ APP PER DIALOGARE CON LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE – Il decreto punta a snellire autocertificazioni, istanze e dichiarazioni che potranno essere inoltrate direttamente da mobile tramite AppIO, l’ applicazione dei servizi pubblici la cui prima versione sperimentale e non definitiva è stata lanciata in primavera. Attraverso “AppIO” si potrà richiedere anche il bonus vacanze. Previste semplificazioni anche per il rilascio della carta d’identità elettronica. Inoltre la verifica dell’identità digitale con spid (il sistema di autenticazione che permette a cittadini ed imprese di accedere ai servizi online della pubblica amministrazione ) e carta di identità elettronica sostituiranno l’esibizione o la trasmissione di copia del documento di identità in tutti i casi in cui è richiesta.
SMART WORKING PER I DIPENDENTI PUBBLICI – Le Pubbliche Amministrazioni saranno tenute a sviluppare sistemi idonei a garantire ai dipendenti l’esercizio del lavoro da casa in sicurezza ed efficienza. Di pari passo, e per scongiurare comportamenti impropri , verrà introdotto un codice di condotta tecnologica.
MISURE PER LE IMPRESE – Nel testo è entrata una serie di misure per le imprese. Si prevede l’aumento dei contributi alle imprese per l’acquisto di beni strumentali (la cosiddetta nuova Sabatini) che vengono erogati in unica soluzione, contro le sei rate precedenti. Vengono poi velocizzati i lavori sulle infrastrutture di rete per le comunicazioni elettroniche e la banda ultralarga, prevedendo procedure autorizzative semplificate per gli interventi di scavo, installazione e manutenzione di reti in fibra e degli impianti radioelettrici di comunicazione.