“Non venire nel quartiere a luci rosse. È troppo affollato“. Questo il tweet della città di Amsterdam prima che le autorità decidessero di chiudere alcune vie del famoso quartiere. Troppo affollamento e impossibilità di mantenere distanziamento sociale come obbligatorio a causa della pandemia di coronavirus. L’autorizzazione a riprendere l’attività per i “lavoratori del sesso” era stata data il primo luglio ma da quel momento, complice la riapertura delle frontiere, l’ammasso di gente che ogni sera affolla il quartiere a luci rosse è cresciuto esponenzialmente. Il quartiere a luci rosse è un labirinto di viuzze medievali nel cuore della città, nell’area conosciuta come De Wallen, appena a sud est rispetto alla stazione centrale.
Attualità
Alluvioni in Spagna, la teoria negazionista di Miguel Bosé: “Il cambiamento climatico non esiste, la colpa è dei governi criminali e delle scie chimiche”
Attualità
Liam Payne morto: l’ex cantante degli One Direction è precipitato dal terzo piano di un albergo a Buenos Aires
Attualità
Nanni Moretti ha avuto un infarto, in un video rassicura: “Sto bene, tornerò presto”
Attualità
Glauco Mauri morto, addio all’attore e regista. Dal teatro al cinema una carriera nel segno del talento e della qualità
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione