Alex Zanardi, “possibile trasferimento in un centro di riabilitazione”. I medici continuano a ridurre i sedativi per farlo uscire dal coma
In queste ore i medici stanno operando il lento risveglio, mentre la famiglia dell’ex pilota di Formula 1 sta valutando la struttura più adatta al decorso post-operatorio
Buone notizie per Alex Zanardi. Secondo indiscrezioni un centro di riabilitazione attende a breve l’arrivo del campione paralimpico. I medici stanno procedendo da giorni con una graduale riduzione dei sedativi per un lento risveglio dal coma farmacologico e a breve l’ex pilota di Formula 1 potrebbe tornare cosciente. Nel frattempo la famiglia sta valutando la migliore struttura per la riabilitazione, ipotizzando anche di spostarsi all’estero, in una clinica simile a quella dove è stato seguito Michael Schumacher.
A breve, quindi, Alex Zanardi uscirà dal ricovero nel reparto di terapia intensiva del policlinico Santa Maria alle Scotte di Siena, dove si trova dallo scorso 19 giugno. Quel giorno subì un grave incidente sulla statale provinciale 146 che collega Pienza e San Quirico d’Orcia, nel Senese, dove andò a sbattere con la sua handbike contro un tir che marciava in direzione opposta.
Nessun respiro di sollievo, però, fino a quando l’atleta non si sveglierà dal coma. Solo allora si potranno prendere delle decisioni sul trasferimento e sulla riabilitazione. Se tutto dovesse andare per il meglio saranno comunque necessari ancora diversi giorni per ulteriori valutazioni da parte dall’équipe multidisciplinare. Il suo quadro neurologico, dopotutto, resta “grave”, mentre rimangono stabili i parametri cardio-respiratori e metabolici. L’obiettivo, spiegano i medici, è quello di “permettere ogni prosecuzione del suo percorso terapeutico e riabilitativo”.
Si moltiplicano, intanto, le manifestazioni di solidarietà nei confronti del campione. I ciclisti della Nazionale paralimpica, in raduno in questi giorni a Lucignano, a una quarantina di chilometri da Siena, sono attesi al policlinico dove è ricoverato Zanardi il prossimo mercoledì per una mattinata in sostegno del loro collega e amico.