Amici, amiche e Amrabat, si, è di nuovo lunedì e questo sapete bene cosa vuol dire. Sigla! Ah non abbiamo una sigla… vabbè, cominciamo.
Ma quanto fa meno schifo l’inizio settimana se comincia con una gallery di fotomontaggi di Rino Gattuso che esce il panzone mentre salta?
La scorsa settimana è cominciata con una bella notizia per il Milan: il Siviglia, matematicamente in Champions League, riscatterà obbligatoriamente Suso. Certo che questo finale di stagione per il Milan è davvero fantastico. Nel frattempo al Manchester City viene revocata la squalifica di 2 anni dalle Coppe Europee (chissà perché ce lo aspettavamo): il club inglese dovrà pagare “solo” 10 milioni di euro di multa. Sarà un enorme e gigantesco danno economico per il presidente multimiliardario del City pagare una sanzione che vale un quarto dei soldi sborsati dall’Inter per pagare Kondogbia.
Martedì l’Atalanta devasta il Brescia 6-2, con tripletta di Pasalic: un minuto di silenzio per tutti quelli che ce lo avevano contro al fantacalcio. Che il 65.5 vi sia lieve.
Il mercoledì si apre con una giusta punta di sobrietà: Maradona che arriva con una macchina munita di sirene stile polizia.
La sera Kessié segna il quarto gol di fila (i Maya stanno lavorando ad una profezia per la fine del mondo) e in Sassuolo-Juventus Ciccio Caputo diventa il miglior marcatore della storia degli emiliani in Serie A. Se Mancini non lo porta agli Europei la prossima estate noi cominciamo a tifare San Marino.
Spazio alla pubblicità: vuoi avere un fisico scolpito, dei muscoli sviluppati e lo stile di Sergio Ramos? Bene, fatti passare questa voglia perché non sarai mai come lui.
Giovedì è il giorno del genio del mese. Un ragazzo, per cercare lavoro da alternare al suo master in Marketing dello Sport, ha creato il proprio curriculum stile menù di Fifa 20. Insegnaci a vivere.
La sera il Real Madrid prima fa la cafonata del rigore battuto di seconda, annullato dall’arbitro, poi a fine partita diventa campione di Spagna per la 34esima volta. E anche la Liga ce la siamo tolta dai cabbasisi. Cosa? Dobbiamo parlare anche di Spal-Inter? No ragazzi, ve lo avevamo detto, noi di una partita in cui segnano Biraghi e Gagliardini ci rifiutiamo di confermarne l’esistenza. Per noi non è mai esistita.
Da Fifa a Pes (senza nessuna delle due che ci paghi e questa la troviamo un’ingiustizia), l’Inter e Milan cambieranno il nome nel videogioco prodotto da Konami: si chiameranno rispettivamente Lombardia Na e Milano Rn, che oltre a sembrare due fermate della metro suscitano in tutti i noi i bei ricordi di tutti i pomeriggi buttati su Pes con le squadre e i calciatori pezzotti. Ciccio Castolo sei sempre vivo nei nostri ricordi.
Venerdì sera il Leeds United torna in Premier League dopo 16 anni e noi non vediamo l’ora di tornare ad ammirare il prossimo anno mister Marcelo Bielsa che fa una sbroccata delle sue. El Loco, la Lazio ti sta ancora aspettando alla stazione. Facci sapere.
Il sabato l’Atalanta si inceppa e pareggia contro il Verona, in Cagliari-Sassuolo segna indovinate chi? Ciccio Caputo (Mancini ci siamo già spiegati) e nel posticipo il Milan si abbatte contro il Bologna ma per fortuna Kessié non segna per la quinta partita di fila. L’apocalisse è scongiurata, grazie Franck.
Tutti i nostri lettori (due) avranno notato che arrivati alla domenica tendiamo a fare un riassunto, forse per finire prima il post o perché non abbiamo seguito il campionato. Ci tenevamo a dire che è esattamente così. La domenica di Serie A vede un Chicco (non Macheda, inutile che ci sperate ancora) Bonazzoli segnare il quarto gol nelle ultime 3, la Spal retrocedere aritmeticamente in Serie B. Fiorentina, Genoa e Napoli vincere e Antonio Conte lamentarsi in conferenza post partita contro la Roma. Niente di nuovo o straordinario, insomma.