Il “raccapricciante massacro” di tre amici che erano a pesca è stato scoperto in riva ad un lago della Florida. Si chiamavano Damion Tillman, il più giovane di 23 anni, Keven Springfield (30) e Brandon Rollins (27). I tre avevano programmato di andare a pescare la notte tra venerdì 17 e sabato 18 luglio a Lake Streety, presso Frostproof, a circa 70 miglia a sud di Orlando. È stato lo sceriffo della contea di Polk a spiegare in una conferenza stampa cosa è accaduto. Intanto lo sceriffo ha specificato che l’area del ritrovamento dei tre cadaveri è un luogo isolato e nascosto, non di passaggio, quindi che il killer o i killer devono aver compiuto un atto omicida premeditato. E ancora, ha aggiunto lo sceriffo: “Ho visto scene del crimine davvero impressionanti, ma questa è davvero la peggiore”.
Ad accedere per primo sul luogo del delitto è risultato il padre di Rollins avvisato dal figlio in fin di vita grazie allo smartphone. Solo che, con legittima curiosità di qualche buon giallista, l’uomo nella frenetica corsa verso il figlio che chiedeva aiuto ha dimenticato il telefonino a casa. Il padre del ragazzo abiterebbe a poco più di dieci minuti dal luogo del delitto. Inoltre l’uomo arrivato dal figlio, avrebbe notato che gli altri due amici erano già morti e, sostiene l’uomo, non avendo il suo telefono con sé avrebbe nuovamente corso cercando il posto più vicino per chiamare il 911.
Ma al suo ritorno con ambulanza e medici i tre ragazzi erano già morti. “Quando ho trovato mio figlio, l’ho tenuto tra le braccia e mi stava dicendo cos’era avvenuto, ma ero troppo scioccato per capire cosa stesse succedendo”, ha dichiarato il padre della vittima. “Non si inciampa su qualcuno qui – ha concluso lo sceriffo – Questa è una strada sterrata nel mezzo di quello che chiamiamo il paese di Dio sulla strada per un bel laghetto da pesca. Non è che ci siano molte persone qui intorno”.
