Protagonista un agricoltore che ha documentato tutto sui social: "Ogni sera facciamo un Comune diverso, finché non mi arriva l'acqua per i fagioli". La causa è l'incuria in cui versa da anni l'acquedotto
Esasperato dalle condizioni dell’acquedotto che non gli consentono di irrigare adeguatamente i campi, un agricoltore ha deciso di protestare scaricando 15 quintali di letame davanti al Comune di Aulla, in provincia di Massa Carrara. La protesta di Davide Spediacci vuole denunciare i troppi anni d’incuria in cui è stato lasciato un acquedotto rurale irriguo della zona, come ha scritto il quotidiano La Nazione.
“Io quest’anno ho seminato sei ettari di fagioli e il consorzio mi ha lasciato senza acqua. Per protesta sono venuto a scaricare un carro di letame” spiega Spediacci in un video pubblicato sui social. “Oggi siamo ad Aulla, domani saremo a Fivizzano e ogni sera facciamo un comune diverso finché non mi arriva l’acqua per i fagioli” continua l’agricoltore.
Costruito diversi anni fa dall’allora Comunità Montana della Lunigiana, l’acquedotto serve allo sfruttamento per l’agricoltura delle acque del torrente Rosaro che alimentano la centrale idroelettrica dell’Enel nel paese di Arlia per poi scendere a valle e irrigare le aziende agricole di Posara, Moncigoli, Soliera, Bigliolo e, appunto, Aulla, dove è avvenuta la curiosa protesta. La poca manutenzione dell’acquedotto ha portato spesso allo scoppio delle tubature, con il risultato che le colture non ricevono l’acqua necessaria.