Il governo bulgaro del premier conservatore Boyko Borissov, leader del partito Gerb, ha superato indenne ieri in parlamento una mozione di sfiducia presentata dall’opposizione socialista, che accusa l’esecutivo di fallimento nella lotta alla corruzione dilagante nel Paese.
I voti contrari alla sfiducia sono stati 124, rispetto ai 102 favorevoli e 11 astenuti (237 deputati presenti un aula). Il parlamento unicamerale di Sofia è composto da 240 seggi.
Si è trattato della quinta mozione di sfiducia contro il terzo Governo del premier Boyko Borissov, insediatosi nel maggio 2017, e la seconda per il fallimento nel combattere la corruzione (nel gennaio 2018 la prima).
Dopo il fallimento della mozione migliaia di persone si sono riversate in piazza a Sofia intonando l’inno bulgaro. Le proteste contro governo e corruzione si ripetono ormai da quasi due settimane.