Un bambino di 12 anni è morto dopo essere caduto in un pozzo profondo 30 metri nel parco Coronini Cromberg a Gorizia. Il ragazzino era nell’area verde con un centro estivo della Diocesi intento, a quanto pare, a fare orienteering con i compagni. Ancora non sono state accertate le cause dell’incidente, avvenuto all’interno di un pozzo che non è una cavità naturale, ma una costruzione artificiale nei pressi di un palazzo: si tratta di un tipico pozzo dalla muratura circolare alta circa 50 centimetri. I vigili del fuoco, con il personale Saf, hanno cercato di salvare il dodicenne che però non avrebbe mai risposto alle sollecitazioni dei soccorritori dopo essere precipitato nella cavità asciutta.
Il 12enne, spiegato i pompieri, ha subito importanti traumi nella caduta. Secondo una ricostruzione, le squadre Saf, giunte in tre minuti dalla richiesta di soccorsi, si sono subito attrezzate per calarsi nel pozzo, che ha un diametro di 1,2 metri. ma quando hanno raggiunto il corpo i soccorritori hanno riscontrato assenza di battito cardiaco. Resta da spiegare come il bambino sia caduto nella cavità durante l’orienteering, gioco che prevede la partenza dei concorrenti a intervalli di alcuni minuti uno dall’altro. Nel corso della gara il concorrente deve raggiungere i punti di controllo nella stessa sequenza in cui sono numerati sulla carta: mappa che, nel caso specifico di Gorizia, essendo una sfida tra amici e non una competizione organizzata dalla Federazione, non sembra fosse stata consegnata ai bambini, ma posizionata sopra il pozzo.
La cavità aveva una copertura fissata in maniera stabile e, proprio di recente, era stata oggetto di controlli: ha spiegato il sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna, che è anche il presidente della Fondazione che gestisce il parco. “Nessuno riesce a darsi una spiegazione – ha spiegato – erano state fatte tutte le verifiche rispetto alle misura di sicurezza adottate. Il coperchio del pozzo era ancorato con quattro giunti su ognuno dei lati. Da quanto mi hanno riferito, gli animatori del centro estivo avevano posizionato sopra la mappa della caccia al tesoro, usandolo come appoggio”. Ziberna parla di una “tragedia che non riesco nemmeno a commentare, sono distrutto dal dolore per questo dramma che ci colpisce in maniera così devastante”. La comunità “è letteralmente sconvolta per quanto successo – ha concluso – Il piccolo è figlio di una coppia molto nota in città: nei prossimi minuti mi recherò personalmente a casa loro per far sentire la vicinanza della comunità”.