Il crac del Parma calcio costa una condanna pesante l’ex presidente e l’ex amministratore delecato. Il tribunale della città ducale ha inflitto una condanna a quattro anni per Tommaso Ghirardi e sei anni per Pietro Leonardi. Il pm aveva chiesto per entrambi la condanna di sei anni per bancarotta fraudolenta e altri reati minori. Il crac della società gialloblu risale al 2015. “Siamo in presenza di una sentenza che non riconosce tutto l’impianto accusatorio. La pena inflitta al mio assistito non è proporzionata alle assoluzioni di tre capi di imputazione decise dal gup”, commenta l’avvocato Gianluca Tognozzi difensore dell’ex ad del Parma Leonardi. “La differenza di pena con Ghirardi – aggiunge Tognozzi- è senza dubbio legata al risarcimento che quest’ultimo ha versato alla curatela. Siamo certi che il processo di appello riconoscerà le nostre ragioni”.
L’indagine nasce dal buco di quasi 200 milioni lordi che era stato lasciato a carico della società sportiva. La situazione era definitivamente precipata con l’arrivo del nuovo presidente Gianpietro Manenti: Leonardi era rimasto come direttore generale, salvo dimettersi dopo la nascita dell’inchiesta. La vicenda aveva portato al fallimento del Parma calcio, in quel momento in Serie A, che aveva dovuto ripartire dalla D. Dopo una serie di promozioni consecutive adesso i gialloblu sono di nuovo in Serie A.