Secondo l'Agenzia delle Entrare, l'Associazione italiana per la ricerca sul cancro si conferma l'ente che riceve più risorse dalle dichiarazioni dei redditi. Nasce il motore di ricerca di Italia no profit per aiutare i contribuenti nella scelta. Trenta euro l'importo medio per contribuente
L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato gli elenchi per la destinazione del 5 per mille 2019, con i primi dati relativi alle preferenze espresse dai contribuenti nelle dichiarazioni dei redditi. L’Associazione italiana per la ricerca sul cancro (Airc) si conferma l’ente a cui gli italiani scelgono di destinare più risorse. Occupa infatti il primo posto sia tra gli enti impegnati nel settore della ricerca sanitaria sia tra quelli che operano in quello della ricerca scientifica. Per il primo ambito, sono oltre 412mila le scelte espresse con un importo totale che supera i 18,6 milioni di euro. Per quanto riguarda, invece, la ricerca scientifica i contribuenti che hanno espresso la preferenza per l’Airc superano 1 milione, con oltre 40 milioni di euro di beneficio. In totale, l’importo destinato all’Airc nel settore della ricerca scientifica e della ricerca sanitaria, ammonta a 58,6 milioni di euro, cui si aggiungono più di 7,7 milioni di euro per le scelte espresse nella categoria del volontariato.
QUASI 60 MILA BENEFICIARI – Gli enti a cui è possibile destinare il proprio 5 per mille sono oltre 58 mila suddivisi tra volontariato, ricerca sanitaria e scientifica, associazioni sportive dilettantistiche, beni culturali e paesaggistici ed enti gestori delle aree protette, cui s’aggiungono 8.032 Comuni a cui sono stati destinati complessivamente quasi 15 milioni di euro. La parte del leone la fanno gli enti del volontariato (47.522), a seguire le associazioni sportive dilettantistiche (10.372), gli enti impegnati nella ricerca scientifica (500), quelli che operano nel settore della sanità (106), gli enti dei beni culturali e paesaggistici (112) e gli enti gestori delle aree protette (24).
IL MOTORE DI RICERCA CHE AIUTA A SCEGLIERE – Eppure quasi il 60% dei contribuenti non effettua la scelta sulla destinazione del 5 per mille. Dubbi e poca chiarezza le ragioni principali. Persino l’errato sospetto che il 5 per mille sia una tassa mentre si tratta solo di dirottare altrove una piccola parte di quanto già viene versato all’erario. Per questo motivo, Italia non profit ha, lanciato una sezione dedicata al 5 per mille (https://italianonprofit.it/risorse/5-per-mille/) per aiutare i contribuenti ad orientarsi. All’interno dell’apposita sezione è possibile consultare un motore di ricerca per trovare tutte le realtà che possono ricevere il 5×1000. Rielaborando gli ultimi dati diffusi sempre dall’Agenzia delle Entrate si scopre che il valore medio del 5×1000 per contribuente è di 30 euro e se tutti gli aventi diritto destinassero la propria quota dell’irpef sarebbero oltre 900 i milioni potenzialmente disponibili per le attività sociali del Paese. “Attraverso questa nuova sezione del portale di Italia non profit vogliamo aiutare i contribuenti ad orientarsi e conoscere meglio le potenzialità del 5 per mille, che si conferma essere uno strumento di raccordo tra singoli individui che vedono nella partecipazione attiva un modo di essere protagonisti nella società e le organizzazioni non profit” – spiega Giulia Frangione, fondatrice di Italia non Profit.