Il procedimento istruttorio è stato avviato per una presunta pratica commerciale scorretta in riferimento alle promozioni pubblicate dall'azienda. Non è la prima volta che accade: già nel 2014 la società era stata multata di 500 mila euro per aver proposto delle offerte in tempistiche che, rinnovandosi ogni settimana, praticamente non si concludevano mai
Presunta pratica commerciale scorretta. Con questa motivazione l’Antitrust ha avviato un procedimento istruttorio diretto all’azienda Poltronesofà Spa. Secondo l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, infatti, “l’azienda ha diffuso messaggi che sembrerebbero contenere informazioni ingannevoli e/o omissive sui contenuti delle promozioni pubblicizzate, sulla loro durata e sull’effettivo prezzo dei prodotti venduti”. Motivo per cui si sono svolte ispezioni sia nella sede della società che in alcuni punti vendita sparsi nel territorio. I messaggi a cui si fa riferimento l’Autorità sono quelli diffusi negli spot televisivi e sul sito internet della società, “in cui si reclamizzavano le promozioni ‘doppi saldi doppi risparmi, sconto 50% + fino a 40% su tutta la collezione + 48 mesi senza interessi’; ‘2.500 divani a soli 99 euro’ e ‘supervalutiamo il tuo usato fino a 1.500 euro'”.
Per l’Antitrust, queste condizioni di vendita “assai vantaggiose“, avrebbero lo scopo di “indurre il consumatore a visitare il punto vendita per scoprire poi che l’acquisto comporta condizioni più onerose di quelle pubblicizzate”. Il tutto aggravato da messaggi da cui “si ricaverebbe l’erronea convinzione che sia necessario affrettarsi nell’acquisto così da beneficiare della promozione ’48 mesi senza interessi'”, conclude l’Autorità.
Non è la prima volta che l’azienda produttrice di divani, nata a Forlì nel 1955, finisce sotto i riflettori dell’Antitrust. Poltronesofà aveva già ricevuto nel 2014 una multa di 50omila euro dall’Antitrust a seguito di una segnalazione di Altroconsumo per una serie di spot che annunciavano degli sconti speciali in scadenza alla fine della settimana che poi non scadevano mai. In quel caso, per l’organizzazione dei consumatori veniva deliberatamente violato il Codice del consumo che “considera scorretta qualsiasi promozione che, contrariamente al vero, cerca di fare leva sul prodotto che sarà disponibile solo a condizioni particolari e per un periodo di tempo limitato”, perché è un messaggio che induce il consumatore “a scelte immediate, nonostante la sua reale necessità, e lo privano del tempo sufficiente per prendere una decisione consapevole“. Passati solo quattro anni arrivò nel 2018 un altro esposto, stavolta da parte del Codacons, secondo cui gli spot pubblicizzavano “offerte continue, con sconti crescenti, senza limiti temporali e senza soluzione di continuità, che confermavano come le promozioni dell’azienda rappresentassero la regola della proposta commerciale e non, come dovrebbe essere, l’eccezione”. In questo caso, però, l’Antitrust intervenne chiedendo all’azienda una modifica delle proprie comunicazioni promozionali, così da renderle “adeguatamente circostanziate con riferimento all’oggetto della promozione, allo sconto praticato, nonché alla durata delle promozioni che indicano chiaramente la data di scadenza delle stesse”. In quella occasione venne anche cambiato il claim, ‘PoltroneSofà: gli artigiani della qualità’ si trasformò quindi in ‘PoltroneSofà: autentica qualità’.