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Commercio, mossa di Airbus per porre fine ai dazi statunitensi. Uno scontro che dura da 16 anni

Rivisti i contratti con Francia e Spagna per la realizzazione del veivolo A350. La decisione dovrebbe porre fine ad un lungo contenzioso e alle misure di ritorsione statunitensi che hanno colpito una lunga lista di prodotti europei
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Airbus ha concordato con i governi di Francia e Spagna di apportare delle modifiche ai contratti Repayable Launch Investment (Rli) dell’A350, un particolare tipo di sostegno finanziario per aiutare lo sviluppo di nuovi modelli di aerei. Sussidi che sono stati ritenuti sussidi illegittimi dal WTO, l’Organizzazione mondiale del commercio. Il contenzioso dura da 16 anni e questo dovrebbe essere il passaggio finale per porre fine a una controversia e ottenere la rimozione dei dazi statunitensi. Una tattica commerciale ritorsiva di cui hanno fatto le spese anche prodotti come vini francesi e macchinari tedeschi.L’anno scorso gli Stati Uniti avevano ottenuto il diritto ad imporre dazi aggiuntivi su 7 miliardi di euro di prodotti europei . I dazi imposti da Washington stanno danneggiando tutti i settori industriali interessati, inclusi i vettori statunitensi, e sono in aggiunta ad uno scenario molto difficile conseguente alla crisi dovuta al Covid-19, ha spiegato Airbus annunciando la sua decisione. “Abbiamo pienamente rispettato tutti i requisiti dell’Omc. Questi ulteriori emendamenti agli Rli dell’A350 dimostrano che Airbus non ha lasciato nulla di intentato per trovare una soluzione”, ha dichiarato Guillaume Faury, amministratore delegato di Airbus.

Lo scorso anno Airbus ha sorpassato Boeing nel numero aeromobili venduti (863) e negli ordini diventando il leader globale del settore. Il produttore statunitense è alle prese con le conseguenze dei problemi al suo 737 max. Airbus è partecipata dai governi francese (11%), tedesco (10,9%) e spagnolo (4,1%)

LA POSIZIONE DI BRUXELLS Soddisfazione a Bruxelles, dove l’Unione europea ribadisce di essere “fortemente impegnata nella risoluzione negoziata” di questa disputa che è “la più lunga nella storia del Wto” valutando “che sia nell’interesse reciproco dell’UE e degli Stati Uniti interrompere i dazi che gravano inutilmente sulle nostre industrie e sui settori agricoli”. Il commissario europeo al commercio Phil Hogan ha ammonito come “in assenza di una soluzione, l’UE è pronta a avvalersi pienamente dei propri poteri sanzionatori” visto che il Wto “emetterà in tempi brevi la sua decisione arbitrale nel caso parallelo su determinati sussidi illegali alla Boeing”.

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