Ha sottratto più di un milione di euro dal punto vendita in sui lavorava. Commessa in un negozio di abbigliamento, stando a quanto riporta il Messaggero Veneto, era l’unica addetta per il proprio punto vendita adibita in via prevalente alla compilazione del registro corrispettivi e, quasi esclusivamente, al versamento in banca del contante tramite cassa continua. Secondo le indagini ha trattenuto un po’ alla volta parte degli incassi, dal 2013 al 2017. Siamo a Lignano Sabbiadoro e la donna, 42 anni, è stata condannata dal Tribunale del lavoro a versare alla società di Udine, di cui era stata dipendente, la somma di 1.272.443 euro, meno i 12.941 euro riconosciutili a titolo retributivo per la mensilità, il tfr e l’indennità di cassa che non le erano stati pagati dopo il licenziamento. In sede penale le è stata applicata la pena patteggiata in un anno e due mesi di reclusione e 600 euro di multa (sospesi con la condizionale). Le indagini hanno fatto seguito alla denuncia della titolare del punto vendita. Il difensore della donna, l’avvocato Lea Acampora valuterà ora il ricorso in appello.