Marcus Rashford si batte per i pasti scolastici gratuiti anche durante lockdown: l’Università di Manchester lo fa dottore honoris causa
L’Honoris Doctorate è il più alto riconoscimento che l’Università di Manchester destina a chi si distingue per la propria attività nel sociale. L’ultimo ad averlo ricevuto è anche il più giovane di sempre a farlo. Ha appena 22 anni ed è un calciatore del Manchester United, Marcus Rashford, che riceverà la laurea honoris causa “in virtù della sua straordinaria campagna contro la povertà infantile”, ha specificato l’ateneo. Durante i giorni difficili del lockdown, per far fronte alla crisi economica, Boris Johnson e il suo governo avevano deciso di tagliare i pasti scolastici gratuiti per i bambini.
Se tanto le scuole sono chiuse, pensavano, non avranno più bisogno di questo genere di aiuto. Un’idea però altamente lontana dalla realtà, dato che molte famiglie fanno un costante affidamento su questi voucher alimentari per garantire un pasto ai propri figli. Allora Marcus Rashford, un figlio di Manchester che conosce sulla sua pelle cosa voglia dire rischiare di non avere da mangiare a sufficienza, ha deciso, insieme alla associazione umanitaria Fareshare di lanciare e sostenere una raccolta fondi per aiutare queste famiglie.
Era aprile e in poche settimane sono stati raccolti più di 20 milioni di sterline. Tutto questo però non era abbastanza: Rashford quindi ha deciso di fare un passo in più, esponendosi in prima persona per aiutare queste persone. A inizio giugno ha scritto una lettera al Parlamento inglese e al premier Johnson, chiedendo esplicitamente di ristabilire i pasti gratuiti, anche in previsione delle scuole estive.
Nella sua lettera, e nei vari articoli che ha scritto sul Times e sul Guardian per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema, Rashford ha ricordato la propria storia personale, spiegando quando fossero stati importanti per lui e la sua famiglia i pasti gratuiti e questo genere di assistenze sociali. “Un quarto degli 1,3 milioni di studenti registrati per i pasti scolastici gratuiti – ha scritto nella lettera – non hanno ricevuto nulla da quando le scuole sono state chiuse. Questo è un fallimento del sistema. Oggi chiedo di proteggere tutti i bambini e tutte le persone più vulnerabili del Paese. E di riconsiderare la cancellazione dei regimi dei buoni pasto durante i prossimi mesi”.
Davanti a questa richiesta, il governo inglese non ha potuto fare finta di niente, ed è tornato sui suoi passi, ristabilendo i voucher. Il costo sarà di circa 120 milioni di sterline e serviranno a coprire le richieste di 1,3 milioni di studenti – circa il 15,4% degli alunni delle scuole statali – che avevano i requisiti per accedere al sussidio. Nancy Rothwell, presidente dell’Università di Manchester, ha parlato di Rashford come di “una guida straordinaria anche fuori da un campo di calcio. La sua campagna non solo aiuterà innumerevoli giovani in tutta la nostra città, ma anche in tutto il Paese. Siamo orgogliosi di condividere tutto questo con lui”. In questi giorni, Rashford ha sottolineato quanto sia orgoglioso di ricevere questa onorificenza, spiegando come le motivazioni delle sue azioni non siano politiche, ma umanitarie. Il suo augurio è che i calciatori più giovani, esattamente come lui, sviluppino una maggiore coscienza sociale, in modo tale che i gesti come il suo siano la normalità e non una onorevole eccezione.