Il trentenne cubano José Carlos Alvarez Aguila, compagno del portavoce di Palazzo Chigi Rocco Casalino, è stato “segnalato” all’Ufficio antiriciclaggio della Banca d’Italia dall’istituto presso cui ha aperto il conto corrente. A riportare la notizia è La Verità, secondo cui i sospetti riguardano una serie di “pagamenti verso siti di trading online” che appaiono “rilevanti rispetto al bilancio economico del cliente (ad esempio pari a oltre 2mila euro nella stessa giornata)”. A fornire un chiarimento sulla natura di queste operazioni è lo stesso Casalino, che parla invece di una truffa: “Durante il periodo del lockdown, Alvarez è stato attirato da un sito di trading online”, si legge in un comunicato. “La situazione è degenerata fino a sconfinare in un meccanismo simile a quello del gioco d’azzardo e della ludopatia“, tanto che “è arrivato a perdere in solo 2 mesi 18mila euro dei suoi risparmi”.
I sospetti che hanno portato alla segnalazione a Bankitalia sono scaturiti dal fatto che il conto corrente intestato al fidanzato del portavoce del premier ha registrato movimenti per circa 150mila euro, nonostante fosse “alimentato” solo dal sussidio di disoccupazione, da “modesti bonifici senza causale provenienti dal compagno” e “da un bonifico proveniente da un conto tedesco di una società finanziaria internazionale che fornisce servizi di trading online”, si legge nella segnalazione. A questo si aggiungerebbero gli investimenti con un’azienda greca specializzata in “trading protetto“. Il quotidiano diretto da Maurizio Belpietro si era quindi chiesto se fosse opportuno che “il compagno di un uomo che conosce in anteprima le decisioni del governo scommetta online su dei titoli che gli permettono” di guadagnare, paventando il rischio di un presunto conflitto di interessi. Specie se si considera che, al centro dell’alert all’antiriciclaggio, c’erano gli “scambi di bonifici tra rapporti collegati con causali generiche, unitamente a operazioni di trading probabilmente eseguite da soggetto terzo“.
Ipotesi che ora Casalino smentisce, sostenendo che “Alvarez non ha mai acquistato titoli italiani o collegati all’attività di governo. In alcun modo la mia persona è ricollegabile a questa sua attività. Infatti, non ero al corrente di quanto stesse accadendo né ho mai condiviso con lui informazioni riservate”. La segnalazione a Bankitalia, si legge ancora nel comunicato, sarebbe partita a causa del “continuo passaggio in modo compulsivo di soldi dal suo conto alla carta prepagata con cui faceva transazioni sul sito” di trading. “L’unica informazione che avevo – aggiunge Casalino – era che stesse seguendo un corso di trading online, che era diventata una sua passione, non che stesse consumando i suoi risparmi”. Ricostruzione che non contraddice quanto sostenuto dallo stesso Alvarez Aguila al quotidiano La Verità. Il cubano aveva dichiarato che è sempre stato lui ad usare quella la carta prepagata e a giocare in borsa, sgombrando il campo da eventuali sospetti. Per quanto riguarda i bonifici scambiati all’interno della coppia, Casalino sostiene che “non hanno nulla a che vedere con il trading. Si tratta di piccole somme: parliamo di cifre pari a 20-30-40 euro, e rappresentavano il normale e quotidiano contributo alle spese di gestione della casa (spese alimentari, per la casa o per la cura del cane)” o risorse da destinare alla madre di Alvarez che risiede a Cuba.
L’ultimo aspetto della vicenda riguarda Riomaki, la società a responsabilità limitata semplificata fondata dalla coppia il 13 novembre scorso. Come si legge nella segnalazione all’antiriciclaggio, i due avrebbero versato “all’organo amministrativo” 2.500 euro a testa “in contanti” come capitale iniziale. Opportunità naufragata “a causa del lockdown e ora del tutto sfumata con le perdite avute con il trading on line”, conclude Casalino, sostenendo di essere in possesso di tutta la documentazione inerente all’azienda e alla presunta truffa ai danni del compagno. “Anche alla luce della difficile fase della mia relazione con Alvarez, chiedo che venga rispettata la mia privacy“.