44.868. Sono questi i morti che la pandemia ha provocato in Spagna dal 13 febbraio. Una cifra molto lontana dai numeri ufficiali che finora parlano di 28.424 decessi. A contarli è El Pais, che somma tutti i dati delle 17 comunità autonome – aggiungendo anche i morti per sospetto Covid – e assegna così alla Spagna il triste primato di essere il secondo paese per numero di vittime in Europa dopo il Regno Unito (45.952). I dati che ricava il quotidiano sono simili a quelli emersi dagli studi condotti dal Carlos III Health Institute (44.418), dall’Istituto nazionale di statistica (44.395) e dall’Associazione delle pompe funebri (43.985). Nelle comunità di Madrid, Catalogna, Castiglia-La Mancha e Castiglia e León si è verificato il 75% dei decessi, molti dei quali avvenuti nelle case di riposo.

Al di là di somme e statistiche, il Paese sta facendo fronte in questi giorni a un picco dei contagi, e subisce le decisioni del Regno Unito, che ha imposto la quarantena per chi entra dalla Spagna, e della Francia, che raccomanda ai suoi cittadini di non andare in Catalogna. Ma il governo rassicura che la situazione “è sotto controllo” perché “i focolai sono stati localizzati e isolati”, ha dichiarato all’Afp il ministero degli Esteri di Madrid. “La Spagna è un Paese sicuro”, ha aggiunto il ministero, che afferma tuttavia di “rispettare” le decisioni degli altri Paesi.

Le conseguenze arrivano però in una stagione estiva già fiaccata da mesi di Covid e che subisce un nuovo contraccolpo: con la decisione del Regno Unito di porre in quarantena chi arriva dalla Spagna, il più grande tour operator del Paese, il gruppo anglo-tedesco Tui, ha cancellato tutti i voli per il paese Mediterraneo fino a domenica 9 agosto, mantenendo soltanto quelli per le Canarie e le Baleari a partire da domani. “A causa del cambio dei consigli di viaggio per la Spagna, abbiamo cancellato tutti i voli per la Spagna peninsulare fino a domenica 9 agosto compresa”, ha reso noto il tour operator precisando che il 31 luglio annuncerà se riprenderà i voli dal 10 agosto. Una decisione sulla quale è intervenuta la ministra degli Esteri spagnola, Arancha Gonzalez Laya, che ha contestato le misure adottate da Londra e spera che non venga imposta la quarantena anche a chi viaggia alle Baleari e alla Canarie.

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