Dai materiali usati alle nuove tecnologie, passando per progetti che sfruttano luce e ombra naturali: tutte le soluzioni per edifici ecosostenibili
Quella dell’architettura sostenibile è una strada sempre più battuta da architetti e progettisti. A fare il punto sul tema è un recente articolo di Immobiliare.it, che analizza gli ultimi trend in fatto di architettura green.
Il comparto dell’edilizia è responsabile del 36% del consumo di energia e del 39% delle emissioni di anidride carbonica rilasciate a livello globale. E con una nuova fetta di popolazione divenuta attenta al rispetto dell’ambiente, anche questo ambito si vuole adattare al nuovo corso e puntare su una svolta green che darebbe un contributo davvero importante alla lotta contro il cambiamento climatico. Ne è sicuramente un esempio, e punto di riferimento, il Bosco Verticale di Stefano Boeri a Milano, che fa ricorso a diverse soluzioni green per la costruzione di edifici.
Dai materiali alle nuove tecnologie, c’è ampio spazio per migliorare l’architettura e ridurne l’impatto sul nostro Pianeta. A partire dal progetto, che deve essere pensato in modo da sfruttare al massimo la luce del sole e l’ombra naturale, per sopperire il più possibile al consumo di energia elettrica, riscaldamento e, in estate, aria condizionata. E va nella stessa direzione anche una corretta stratigrafia delle pareti esterne e interne, che rendano l’edificio più performante dal punto di vista dell’efficientamento energetico.
Le soluzioni concrete alle quali si può ricorrere per costruire nel rispetto dell’ambiente sono diverse. Prima di tutto, si può puntare sull’utilizzo di materiali riciclati o derivati da processi produttivi sostenibili. Se ne trovano di tanti tipi diversi, tutti certificati, e promettono una lunga tenuta. Non solo, ma possono essere nuovamente destinati a nuova vita al momento dello smaltimento. Qualche esempio? Alluminio prodotto in modo “carbon free” e mattoni in plastica riciclata.
Buona idea anche l’integrazione di prodotti fotocatalici, quelli cosiddetti “mangiasmog”, che sfruttano il fenomeno della fotocalisi e utilizzano i raggi del sole per innescare reazioni chimiche che trattengano le particelle inquinanti nell’aria e provochino la degradazione di quelle non nocive. Uno dei più usati è, ad esempio, il biossido di titanio.
Infine, l’inserimento di facciate verdi e tetti giardino, proprio sullo stile del Bosco Verticale. Non solo un palazzo più gradevole esteticamente, ma anche in grado di contribuire al mantenimento di un’aria più respirabile e che possa aiutare anche quelle preziose popolazioni di insetti che stanno sparendo per la difficoltà di procurarsi il cibo. Una specie su tutti, le api.