“Il saluto col gomito è la fine della specie umana, piuttosto non salutarmi”. Lo ha detto Matteo Salvini al convegno promosso da Vittorio Sgarbi e Armando Siri nella biblioteca del Senato, intitolato ‘Covid-19 in Italia: tra informazione scienza e diritti’, che ha riunito filosofi, giornalisti, giuristi e medici tutti contrari alla proroga dello stato di emergenza. Il leader della Lega poco prima si era rifiutato di indossare la mascherina nonostante il richiamo degli addetti del Senato. “Se uno mi allunga la mano, lo confesso, io commetto reato e gli stringo la mano”. Il convegno è stato chiuso da Paolo Becchi, editorialista e docente all’Università di Genova: “Hanno criticato il sovranismo perché sarebbe una forma di democrazia illiberale e poi hanno prese delle scelte che sono fasciste come quella di chiuderci in casa”. Anche lui, come Salvini, ha messo in dubbio l’utilità dei dispositivi di protezione individuale: “Ci raccomandano l’uso della mascherina e come facciamo a parlare indossando la mascherina?”. Per poi concludere che, a suo parere,”non c’è nessuna ragione razionale per temere una seconda ondata del virus”