Nessuno potrà entrare a scuola con la febbre oltre i 37,5 o anche in presenza di sintomi influenzali. Ai dipendenti potrà essere misurata la temperatura dal personale formato scegliendo tra gli addetti al primo soccorso. Dovranno essere fatti test sierologici a tutto il personale scolastico in forma volontaria e test a campione per gli studenti. All’interno degli edifici scolastici verranno segnalati i percorsi da effettuare attraverso una segnaletica a terra che indicherà anche il distanziamento da tenere. Tutti coloro che entreranno a scuola dovranno portate la mascherina mentre per gli studenti si deciderà a fine agosto. Ci sarà un supporto psicologico per insegnanti e ragazzi e nel caso di persona sintomatica all’interno dell’istituto si dovrà procedere all’isolamento. Sono queste alcune delle misure contenute nella bozza di protocollo d’intesa tra le organizzazioni sindacali e il ministero dell’Istruzione per la ripresa dell’anno scolastico: un documento che sarà esaminato ancora giovedì con il capo dipartimento Giovanna Boda. Pagine che ancora una volta affidano il compito di sorveglianza soprattutto ai dirigenti scolastici: “Ogni istituto adotterà un protocollo di regolamentazione che tenga conto delle linee guida stabilite livello nazionale, integrandolo con ulteriori misure di precauzione – si legge nel testo – secondo le specificità e le singole esigenze connesse alla peculiarità del territorio e dell’organizzazione delle attività”.

Sarà il capo d’istituto che dovrà informare tutto il personale e gli studenti delle regole adottate. In merito all’entrata e uscita ogni scuola dovrà avere un protocollo specifico condiviso dagli organi collegiali. Dovrà inoltre essere ridotto l’accesso dei visitatori esterni che dovranno comunque usare un bagno diverso da quello del personale scolastico. Anche per quanto riguarda la pulizia degli spazi comuni sarà tutto regolamentato con un cronoprogramma regolarmente aggiornato. La bozza circolata prevede che anche nell’aula insegnanti si debba mantenere il distanziamento e che per la mensa vi siano, in caso di necessità, orari differenziati. Una novità di cui finora non si era ancora parlato è quella del supporto psicologico per fronteggiare “situazioni di insicurezza, di stress, di ansia dovuta ad eccessiva responsabilità, timore di contagio e situazione di isolamento vissuta”. Non solo. Il protocollo dedica un capitolo anche alla figura del medico competente che dovrà collaborare con il dirigente scolastico a integrare e proporre tutte le misure di sicurezza legate al Covid-19.

Tutto sembra essere pronto per l’inizio della scuola. Il ministero ha assicurato, nel documento presentato alle organizzazioni sindacali, anche l’attivazione di un help desk attivo dal primo settembre. Inoltre vi sarà un tavolo permanente con i sindacati e un ulteriore tavolo a livello regionale. Critiche le organizzazioni sindacali, anche se riconoscono che un passo avanti è stato fatto grazie soprattutto al capo dipartimento Giovanna Boda. “È un documento da rivedere – spiega Maddalena Gissi, segretario nazionale Cisl Scuola – Va sottoposto al Cts. Dovremmo avere una riunione mercoledì alle 12 per parlare di organici. Non possiamo firmare questo protocollo senza sapere su quali risorse potremo contare. Va fatto un incontro con il ministero dei trasporti per la questione degli scaglionamenti in ingresso e uscita. È un passo in avanti ma è un protocollo in evoluzione, può essere conclusivo”.

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