Non c’è pace per Ellen Degeneres. Ora il suo show, uno dei più importanti della televisione americana, è diventato oggetto di un’indagine interna di WarnerMedia. Se davanti alle telecamere Ellen si è fatta amare per l’ironia e i sorrisi, dietro le quinte si sarebbe fatta odiare per aver creato un ambiente lavorativo “tossico e razzista”. Questo, perlomeno, è quello che hanno raccontato alcuni degli ex impiegati della trasmissione.
Le accuse di chi per anni ha lavorato fianco a fianco con la conduttrice non sono passate inosservate. A metà luglio un articolo pubblicato su BuzzFeed aveva portato a galla degli episodi di razzismo e abusi avvenuti nel backstage del programma in onda senza sosta dal 2003. Non solo: durante il lockdown alcuni membri dello staff avevano accusato i produttori del programma di averli lasciati senza alcun sostegno economico, mentre non sono mancati i licenziamenti per persone assenti per malattia o per gravi motivi familiari.
Se da Ellen Degeneres non sono ancora arrivati commenti pubblici sulla questione, i produttori esecutivi (Ed Glavin, Mary Connelly e Andy Lassner) avevano detto la loro: “Ci si spezza il cuore e siamo dispiaciuti di scoprire l’esperienza negativa di anche una sola persona che fa parte della famiglia della nostra produzione. La responsabilità quotidiana dello show è completamente nostra. Ci impegniamo a migliorare”.
Ora i dirigenti della Warner Bros. Television e della società di produzione Telepictures hanno deciso di aprire un’inchiesta che coinvolgerà l’attuale personale e gli ex dipendenti. L’obiettivo è capire meglio cosa avviene dietro le quinte di uno degli show più amati di sempre… da chi non ci lavora. Non è chiaro quale potrebbe essere il futuro dello show. Quel che è certo è che la conduttrice ha un contratto fino al 2022.