Fabio Rovazzi “non ha cantato” l’estate 2020 né ha realizzato uno dei quei videoclip visti milioni di volte come per “Andiamo a comandare” o “Faccio quello che voglio“. Il motivo? È lui stesso a raccontarlo attraverso la sua pagina Instagram: “Avrei davvero voluto darvi una canzone per ballare e scatenarvi quest’estate. Purtroppo non è successo. Il periodo della quarantena è stato un vero incubo personale: mi ha inghiottito nel buio più totale e mi ha sputato fuori cambiandomi”. Inizia così il post di Fabio e continua con sincerità: “È stata un’occasione per fermarsi a riflettere sulle priorità della vita. Spesso, sopratutto di questi tempi, non ci rendiamo conto delle cose realmente importanti. Avrei potuto fingere, in studio e sul palco, di essere felice. Purtroppo non sono capace. Le canzoni sono sempre state un prolungamento del mio stato d’animo e se fossi stato costretto a farne una ora sarebbe uscito un pezzo strappalacrime drammatico (che vi evito molto volentieri)”. Fabio Rovazzi ha perso il nonno a causa del coronavirus: “La situazione nelle RSA era drammatica. Ho vissuto mesi brutti combattendo contro cose assurde. Avrei potuto fare un post di divisione e attacco. Non l’ho fatto per rispetto del nonno e per non sporcare il nostro legame“, ha raccontato di recente.
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Fabio Rovazzi rompe il silenzio: “Sono stato inghiottito nel buio totale”
Rovazzi spiega il difficile periodo che sta attraversando in questo momento
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