Fugge da un ristorante per non pagare il conto, ma si infilza su uno spuntone mentre cerca di scavalcare un cancello. Muore in ospedale dopo due giorni di ricovero per una setticemia fulminante. È successo a Roma, dove la procura ha aperto un’indagine per omicidio colposo. La vicenda, riportata dal quotidiano Il Messaggero, risale a giovedì scorso, quando il 23enne Giuliano Bergamini va a cena con due amici all’Antico Girarrosto ai Plauzi, un ristorante di Tivoli. Quando arriva il conto i tre decidono di non pagare e scoppia una rissa con il personale del ristorante, da cui un cameriere ne esce con un colpo al volto e cinque giorni di prognosi. Mentre i tre amici tentano la fuga, però, Bergamini rimane infilzato con la coscia sinistra su uno spuntone di un cancello.
Nel parapiglia arrivano i carabinieri della compagnia di Tivoli che, dopo aver affrontato gli amici della vittima dell’incidente, arrestano i due per tentata estorsione e resistenza a pubblico ufficiale. Il giovane, invece, che secondo le prime ricostruzioni non avrebbe partecipato attivamente alla rissa, rimane a terra, ferito, dopo essere stato soccorso dagli stessi camerieri del ristorante. Quindi viene subito ricoverato all’ospedale di Tivoli. È qui che per la ferita gli viene data una prognosi iniziale di dieci giorni. Dopo poche ore, però, la situazione peggiora e venerdì il ragazzo viene trasferito con urgenza al San Camillo di Roma. Arrivato all’ospedale, l’infezione provocata dalla ferita è in uno stato avanzato e nonostante le cure continua a non rimarginarsi. Dopo un giorno il ragazzo muore per setticemia fulminante.
Ora il padre del giovane ha esposto denuncia contro ignoti, per cui il pm Francesco Cascini ha aperto un’indagine per omicidio colposo. Si attende l’esito dell’autopsia per ricostruire gli eventi che hanno portato alla morte del giovane, facendo particolare attenzione alla diagnosi iniziale fatta nell’ospedale di Tivoli.