Le mascherine a scuola? Sono “una presa per il c*** per i bambini“. Così il deputato Vittorio Sgarbi in Commissione cultura alla Camera, rivolgendosi al commissario Domenico Arcuri durante l’audizione per l’avvio dell’anno scolastico. Dopo aver invitato il critico d’arte a un linguaggio più consono, il presidente Luigi Gallo (M5s) prova a sospendere la seduta, ma Sgarbi Sbotta: “C*** è nella lingua italiana”. E continua: “Vaff****** è lo slogan della forza politica che lei rappresenta – continua – Siete andati al governo con quello slogan e ora rompete il ca*** sulle parole?”. La scena va avanti per meno di un minuto, poi la seduta viene definitivamente sospesa e riavviata pochi minuti dopo. Poco prima del botta e risposta Sgarbi aveva dubitato della necessità di indossare le mascherine: “Sono un simbolo, nessun medico ci ha detto che è necessario indossarle se non alcuni che hanno insistentemente detto che serve solo in ambito sanitario”.