Papillon è ancora in fuga. L’orso M49, evaso per la seconda volta dal suo recinto nel centro di custodia di Casteller, viene seguito grazie al radiocollare mentre si muove tra i boschi del Trentino. “Per questo motivo abbatterlo, ucciderlo, non ha alcun senso. Rilancio questo appello”, ha ribadito il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, parlando del caso a Omnibus su La7. Mentre proseguono le ricerche, continua quindi il confronto a distanza tra Costa e il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti. Il ministro tiene comunque a ribadire che il presidente trentino “mi ha escluso questo intento”, ovvero l’abbattimento. Il dibattito però è sulla possibilità di lasciare libero M49. L’opzione preferita da Costa, che sottolinea: “Non ha mai aggredito nessuno. Fa l’orso“.
L’animale è fuggito ormai due giorni fa dal Casteller, dove era stato ricondotto a seguito della sua cattura. Aveva iniziato a far parlare di sé nel giugno 2019, quando in Val Rendena aveva portato a termine una serie di incursioni nelle vicinanze di malghe. In tre mesi aveva effettuato 16 tentativi di intrusione in diverse località della provincia di Trento, fino a quando il 14 luglio 2019 non venne catturato e condotto al centro di Casteller. Una barriera di 4 metri e tre recinti tra i 7.000 e 9.000 volt non erano riusciti, però, a trattenerlo, e dopo qualche ora era fuggito, provocando una caccia all’orso in tutta la provincia. Il 30 aprile del 2020 M49 viene catturato di nuovo con la stessa trappola a tubo che l’aveva incastrato la prima volta, sempre in Val Rendena. Viene riportato nel recinto di Casteller, dove è rimasto fino al 27 luglio. Nel frattempo, le autorità hanno avuto il tempo di castrarlo chimicamente, per evitare problemi con la vicinanza dell’orsa DJ4 che è rinchiusa da anni nel recinto di Casteller.