“I terroristi hanno fatto esplodere un’autobomba nella città di Pul-e-Alam che ha provocato l’uccisione di almeno otto civili e il ferimento di altri 30″. Lo ha detto il ministero degli Interni afghano, citato da Tolo News, a proposito di un’esplosione avvenuta nella serata di oggi nella piazza Shaidan della capitale della provincia di Logar, nell’est dell’Afghanistan. Almeno 17 morti e 40 feriti sono, invece, i numeri riferiti dalle fonti ospedaliere alla Agence France-Presse (Afp). Ancora non sono noti gli esecutori né le ragioni del gesto, essendo avvenuto dopo che, due giorni fa, i Taliban avevano annunciato tre giorni di tregua in Afghanistan per l’Eid-ul-Adha, la Festa del Sacrificio, che si tiene questa settimana. Gli stessi hanno inoltre negato ogni loro coinvolgimento nell’attentato.
Gli insorti, in una nota, avevano spiegato di aver ordinato ai loro uomini di rispettare un cessate il fuoco di 72 ore a partire dalla mezzanotte di domani, venerdì 31 luglio, primo giorno della festività, assicurando che avrebbero preso le armi solo se attaccati. Inoltre, i Taliban avevano anche chiesto ai propri uomini di non entrare nelle zone controllate dal governo e alle forze di Kabul di evitare le aree gestite dagli insorti. Una decisione presa a seguito del gesto del presidente afghano Ashraf Ghani di rilasciare 5mila prigionieri Taliban attualmente in carcere, il cui rinvio era stato un ostacolo nella ripresa dei colloqui di pace. Era stato lo stesso presidente Ghani a esortare i Taliban a rispettare la tregua.
Proprio questa tregua, oltretutto, aveva fatto sperare all’inviato degli Stati Uniti in Afghanistan, Zalmay Khalilzad, che i colloqui di pace tra le parti a lungo rinviati potessero iniziare la prossima settimana. Era stato lo stesso Khalilzad ad aver scritto su Twitter di “accogliere positivamente l’annuncio dei Taliban di una tregua per l’Eid e la risposta del governo di Kabul in merito”, dichiarandolo come un “passo in avanti verso una pace sostenibile”.