“Non essendoci accordo tra ministri competenti non si può definire come atto di governo il provvedimento deciso dall’allora ministro dell’Interno. Non ci fu responsabilità collegiale del governo, come si legge dal carteggio di quei giorni, in cui emerge la contrarietà del premier alle decisioni prese”. Lo afferma Pietro Grasso (Leu), intervenendo nell’aula di Palazzo Madama sul caso Open Arms. “Visto che c’era la disponibilità di altri Paesi europei – aggiunge Grasso – non c’era necessità del blocco dello sbarco. Il premier è intervenuto non per sostituirsi ma per riparare alle evidenti inadempienze del suo ministro. Per tutte queste ragioni – conclude Grasso – l’Aula conceda l’autorizzazione a procedere”

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