Gira la ruota. Ci sono Costantino della Gherardesca ed Elsa Fornero. No, la perversione della Stand by me di Simona Ercolani non è arrivata a tanto. I due in una sorta di co-conduzione del programma sarebbe stato l’apice del kitsch tv. Resta a casa e vinci, il quiz delle 14, 14.05, insomma che inizia quando finisce il Tg2, vede solo incrociare le due icone pop della comicità (in)volontaria contemporanea (a breve vi spieghiamo come) e lavora su quella che il Franchino di Fantozzi indicava come “conoscenza spicciola”. Domandine, domandelle, domanducce (Il nome della moglie di Trump, quanti giorni ci sono tra la festa dei lavoratori e quella della Repubblica, per dire…) rivolte a due coppie di concorrenti legati da vincoli parentali, area semantica dei “congiunti”.
Le due coppie però sono a casa, sedute sul divanetto del salotto o nel sofà in finta pelle del corridoio, e dialogano con Costantino immerso invece in quella che sembra essere una delle sue signorili e aristocratiche dependance. Un castelletto in mezzo ad un fossato ricco di ninfee e trasparenti acquitrini. Nello “studio” tutto bello colorato come una pasticceria, con i cuscini che riportano i fumetti alla Batman serie tv, il conduttore è accompagnato da un maialone modello Gabibbo – Gero Cardarelli aiuto, il porcello mica parla, ma saltella – verso il quale Costantino rivolge spesso richieste e affermazioni un po’ sadiche (“porcellino sai che c’è un protettore degli animali, Sant’Antonio, che ti protegge da essere mangiato al forno?”). Anche se il maiale è una bestiola saltellante puramente di contorno, richiamo simbolico del classico salvadanaio dentro cui riporre i risparmietti guadagnati nelle varie domande del quiz. Cento euro o poco più a domanduccia, ma con il nobile intento di darli in beneficenza (Terre des Hommes). Insomma i concorrenti optano più che per il futuro dei nipoti per il nobile orpello dell’apparizione accoppiato alla causa etica. Divertirsi si divertono, registrano la puntata, la mostrano su Facebook e dopo 25 minuti passa la paura. Solo che un paio di queste domandelle maramalde (“chi erano i nemici di Giovanna D’Arco?”, solo per l’invidia culturale di Flavio Insinna) vengono poste dagli “esperti” che appaiono su una ruotona della fortunona (cit) più arboriana che bongiorniana. Tra Vera Gemma esperta in seduzione (sorbolina) e Nicole Rossi in slang giovanile (Awanagana scansate) qualche giorno fa ecco sbucare l’ex ministro del Lavoro, colei che pianse come una fontana in diretta nazionale. Ora qui la Fornero, inopinatamente non ospite di Floris (pare sia pronta una diffida da La7), è l’ “esperta di economia”. Ecco allora la domanda birichina: ho depositato 2mila euro in un conto corrente bancario che mi dà un rendimento annuo del 3%. Senza prelievi alla fine dell’anno quanto avrò con quel tasso d’interesse?”. Ora, non ricordiamo cos’abbiano risposto le graziose concorrenti. Era un semplice calcolo, nulla di che. La cosa che preoccupa è che Elsa Fornero creda esista ancora un conto corrente siffatto, addirittura con un tasso di interesse del 3%! Non diciamo Franchino, ma anche solo un qualsiasi impiegato di banca si farebbe una crassa risata. Costantino però è imperturbabile, con quello sguardo fisso che da un lato denota l’ironica impostazione recitativa e dall’altro inquieta per una strana forma di catatonia un po’ da Famiglia Addams. Resta a casa e vinci nel giorno della Fornero che inventa fantomatici conti correnti con tassi al 3% (fosse ancora al mondo mia nonna che comprava i CCT) ha fatto 308mila spettatori e un 2,3% di share. Insomma, pochino. Vaso di coccio tra Io e te, Beautiful e gli inossidabili Simpson (fanno ancora, forse da 30 anni, a quell’ora su Italia1 quasi un milione di spettatori con il 7% di share), Costantino potrebbe finire in mille pezzi. Come il maialino salvadanaio che si potrebbe cominciare a rompere, come gesto apotropaico, a fine puntata.