Scontro rovente a “In onda” (La7) tra il leader di Azione, Carlo Calenda, e il direttore responsabile di Libero, Pietro Senaldi, sulla questione immigrazione. Il giornalista menziona la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese: “Il dato di fatto che adesso l’immigrazione è una emergenza. Ma questo non lo dice Salvini, bensì la ministra Lamorgese, che è un tecnico ed è stata messa lì dal governo che non le sa dare nessuna direzione. E così la Lamorgese è lì e fa una figuraccia al giorno: va in Tunisia e nello stesso giorno qui sbarcano i tunisini coi barboncini“.
Insorge Calenda: “Ma si può discutere di immigrazione parlando di tunisini coi barboncini? Senaldi, ma fai un discorso serio di destra“.
“Ma io non devo fare un discorso di destra, sono un giornalista!“, ribatte Senaldi.
“Ma per te questo è il problema? I barboncini? – continua l’europarlamentate – Boh, vabbè, continuiamo così. Vai”.
“Io sono un giornalista e fotografo la realtà – replica Senaldi – Il fatto che i tunisini sbarchino coi barboncini chiaramente non è un problema”.
“C’è una invasione di barboncini coi migranti attaccati – ironizza Calenda – Questo è il fenomeno?”.
“Significa che non arrivano dai lager della Libia – risponde il direttore di Libero – Cosa dice il barboncino? Dice che è una balla che questi vengano dai campi libici”.
Calenda sbotta: “Un barboncino? Ma cosa dice un barboncino su 6mila arrivi? Un cacchio! E voi dovete imparare a discutere di immigrazione come si deve. Secondo te, un barboncino su 6mila arrivi ci dice che siamo di fronte a privilegiati che vanno a portare a spasso il cane? Vi rendete conto che è una roba risibile?”.
“State buttando in caciara la discussione – accusa Senaldi – Io voglio solo sapere se il barboncino è una risorsa“.
“Senaldi, te lo posso di’? – replica Calenda – Ma puoi continuare a fare giornalismo così? Puoi continuare a fare un dibattito sul barboncino come risorsa? Quale risposta ti aspetti? E’ una risorsa il barboncino?”.
“E che ne so?”, commenta Senaldi.
“Vogliamo continuare? E’ la carica dei 101? E dai, su, facciamola finita”, chiosa l’europarlamentare.