Riservato ad eventi e congressi di grande rilevanza coi suoi 600 posti a sedere, l’Auditorium era stato inaugurato il 30 marzo 2005, con una solenne cerimonia ufficiale presenziata dall’allora presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi
“Un crollo per ora inspiegabile, un collassamento dell’intero tetto della struttura che si è abbattuto col suo peso immenso di tonnellate schiacciando tutti gli interni, distruggendo le file di poltrone, lo spazio-regia e il palco rialzato. Per miracolo non c’è stata una strage”. Così il presidente del Consiglio regionale della Calabria Domenico Tallini commenta quanto accaduto questo pomeriggio all’auditorium Nicola Calipari” all’interno di palazzo Campanella a Reggio Calabria, quando ha ceduto il tetto dell’edificio. Al momento dell’incidente all’interno non c’erano persone e nessuno è rimasto coinvolto.
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco per una verifica strutturale del resto dell’edificio e per iniziare a capire quali possano essere state le cause del crollo. Riservato ad eventi e congressi di grande rilevanza coi suoi 600 posti a sedere, l’Auditorium era stato inaugurato il 30 marzo 2005, con una solenne cerimonia ufficiale presenziata dall’allora presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi.
“Per fortuna – aggiunge Tallini in una nota – nel primo pomeriggio quando si è improvvisamente verificato il tracollo, a quanto pare l’Auditorium era deserto e non ci dovrebbero essere vittime né danni alle persone. Appena informato del gravissimo episodio ho delegato il collega Giuseppe Neri, presidente della Commissione Bilancio, per compiere un primo sopralluogo sommario sul posto e mi sono messo subito in macchina per raggiungere la sede del Consiglio”.
Era stato definito un’”agorà” elegante ed ipertecnologica, si legge ancora nella nota del presidente del Consiglio regionale, “ultimata in tempi record per poter consentire di rendere omaggio, a meno di un mese dal suo altissimo sacrificio, a un calabrese, Nicola Calipari, caduto portando in salvo la giornalista Giuliana Sgrena, sequestrata, nel mese di febbraio del 2005, dalla Jihad islamica”. Nel corso degli anni l’Auditorium è stato sottoposto a numerosi interventi di adeguamento e qualche anno fa sul tetto era stata collocata una batteria di pannelli solari.