La prima donna americana a ricevere un trapianto di faccia quasi totale è morta a 57 anni. Si chiamava Connie Culp e nel 2004 fu vittima del folle gesto del marito Tom che le sparò da poca distanza verso il viso con un fucile lasciandole intatto soltanto la fronte, le palpebre superiori, il labbro inferiore e il mento. Connie decise però di continuare a vivere diventando un caso eccezionale per la scienza medica.
Dal 2008 e in pochi anni la donna è stata sottoposta a dozzine di interventi chirurgici per “riempire” il viso che le era stato letteralmente strappato via dalla fucilata del marito. Connie non poteva più vedere, sorridere, annusare, masticare, bere, mangiare cibi solidi, oltre al fatto di necessitare di un tubo nella trachea per respirare. La sua storia aveva commosso tutti gli Stati Uniti, perché il suo coraggioso e straordinario recupero era finito raccontato in molti programmai televisivi popolari.
A dare notizia della sua morte è stato il dottor Frank Papay, presidente dell’Istituto di Dermatologia e Chirurgia Plastica della Cleveland Clinic, a capo dell’equipe medica che l’ha avuta in cura per oltre 15 anni: “Connie era una donna incredibilmente coraggiosa, vibrante e fonte d’ispirazione per molti. La sua forza era evidente nel fatto che fino ad oggi era stata la paziente con trapianto di faccia più longeva. È stata una grande pioniera e la sua decisione di sottoporsi a una procedura a volte scoraggiante è un dono duraturo per tutta l’umanità”.
All’epoca del tentato omicidio, il marito di Connie, Tom, tentò subito dopo di togliersi la vita sempre con lo stesso fucile sparandosi. Ma l’uomo sopravvisse e dopo essere stato salvato dai medici venne condannato a sette anni di carcere. In diverse occasioni Connie aveva pure mostrato una certa vicinanza all’ex marito, prima perdonandolo poi dicendo che lo amava ancora perché padre dei suoi figli. Infine da Oprah Winfrey dichiarò che aveva cambiato idea perché sarebbe stato un brutto esempio per i figli.