La nuova base costruttiva, da cui vedranno la luce anche vetture ibride e non solo 100% elettriche, rappresenta un'evoluzione dell’attuale piattaforma Emp2. Se il matrimonio tra i gruppo francese e quello italoamericano andrà in porto, su questa architettura nasceranno anche le Fiat, Jeep e Alfa Romeo di domani
Si chiama “eVMP” la nuova piattaforma costruttiva modulare messa a punto da PSA per fare da ossatura ai veicoli a trazione 100% elettrica dei marchi Peugeot, Opel, Citroen e DS. Un nome che è acronimo di “Electric Vehicle Modular Platform” e che rappresenta l’asso nella manica del gruppo transalpino per mantenere la competitività negli affollati segmenti C e D, quelli di auto come Peugeot 308 e 508, per intendersi, ma anche dei Suv 3008 e 5008. La eVMP, peraltro, sarà compatibile anche con meccaniche ibride, composte cioè da motore termico ed elettrico.
Sarà adottata a livello globale a partire dal 2023 – il primo modello a beneficiarne potrebbe essere la nuova generazione della Peugeot 3008 – e potrà ospitare batterie con capacità da 60 a 100 kWh, alloggiate sotto il pianale, e capaci di garantire un’autonomia omologata compresa fra 400 km a 650 km. Accumulatori che andranno ad alimentare uno o due motori elettrici – uno per asse, in modo da poter contare pure sulla trazione a quattro ruote motrici – con potenza massima fino a 340 Cv.
“Con questa piattaforma eVMP, Groupe PSA dimostra ancora una volta la sua capacità di innovare sviluppando tecnologie all’avanguardia e convenienti per i suoi clienti, grazie alle scelte accurate che hanno permesso di ridurre significativamente le spese di ricerca e sviluppo e gli investimenti industriali”, sostiene in una nota ufficiale Nicolas Morel, direttore ricerca e sviluppo di Groupe PSA: “Questa piattaforma globale consentirà di offrire una gamma di veicoli rispettosi dell’ambiente, in grado di soddisfare le aspettative in evoluzione dei nostri clienti e garantire piacere di guida e sicurezza a bordo, valori alla base della reputazione del Gruppo”.
La eVMP rappresenta un’evoluzione dell’attuale piattaforma Emp2: ciò ha permesso di contenere i costi di sviluppo e ottenere le massime sinergie con le linee produttive già esistenti, consentendo di limitare ulteriormente gli investimenti. Inoltre, nel 2025 è previsto l’esordio di una seconda piattaforma modulare, a sua volta evoluzione dell’attuale e-CMP in forze a Opel Corsa e Peugeot 208 elettriche, destinata alle auto di dimensioni compatte.
In virtù del matrimonio in corso fra FCA e PSA, le news relative alle nuove piattaforme francesi finiscono per interessare anche il gruppo italoamericano: molto probabilmente, e in un’ottica di ottimizzazione delle economie di scala e condivisione della componentistica, le nuove architetture in questione faranno da base costruttiva a numerosi modelli a marchio Fiat, Jeep e Alfa Romeo.
Candidati ideali a ricevere le nuove architetture sono le venture generazioni di Fiat Panda e 500X, Jeep Renegade e Compass (nonché il nuovo urban suv del marchio americano, già annunciato), ed un’eventuale erede dell’Alfa Romeo Giulietta, oltre che il futuro B-Suv del Biscione. Per i brand premium, come Maserati, ma anche per le vetture alto di gamma di Alfa Romeo, Jeep e Maserati, invece, potrebbe essere prevista una piattaforma dedicata, evoluzione del pianale Giorgio che attualmente viene adoperato per Giulia e Stelvio.