“Lo Stato c’è per contrastare il fenomeno dei prestanome e delle intestazioni fittizie“. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in visita a Cerignola, in provincia di Foggia, a un bene confiscato alla mafia. Il capo dell’esecutivo ha risposto alla domanda di uno studente sul pericolo che questi beni, anche dopo la confisca, possano tornare in possesso della criminalità organizzata. Con Nicola Morra, Conte ha assicurato un impegno con misure sempre più incisive contro “la longa manus della mafia”. Di fronte alla delegazione di 25 studenti, ha ricordato che Cerignola era la città d’origine di suo padre che “ha da poco compiuto 90 anni”. Poi Conte ha raccontato, in breve, la storia di “riscatto sociale” di suo papà, unico tra nove fratelli a essere riuscito a studiare in università “con grandi sacrifici”.
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione