Giustizia & Impunità

Covid Center Campania, inchiesta della procura di Napoli per turbativa d’asta: tre gli indagati. C’è anche consigliere regionale

Nel mirino degli inquirenti c'è l'appalto da 18 milioni per la realizzazione dei centri modulari per le strutture di Ponticelli, Salerno e Caserta

Si amplia l’inchiesta della procura di Napoli, sui Covid Center della Campania, il consigliere regionale della Campania Luca Cascone, un fedelissimo del presidente Vincenzo De Luca, e il presidente della Soresa, la centrale per gli acquisti in sanità della Regione, Corrado Cuccurullo sono indagati nell’ambito di un’inchiesta della Procura sulla realizzazione delle strutture di Ponticelli (Napoli), Salerno e Caserta. Il fascicolo ipotizza la turbativa d’asta e nel mirino degli inquirenti c’è l’appalto da 18 milioni per la realizzazione dei centri modulari. Nell’inchiesta, risulta indagato, come era emerso già ieri, anche il manager dell’Asl Napoli 1, Ciro Verdoliva. Nei giorni scorsi i Carabinieri, su delega della Procura, hanno perquisito la casa e l’ufficio del manager e ipotizzano il reato di concorso in turbativa d’asta e frode in pubbliche forniture. Il cellulare del manager è stato sequestrato dagli investigatori. Sotto sequestro anche alcuni pc dell’unità di crisi istituita per gestire l’emergenza coronavirus,

Sui Covid center aveva presentato cinque esposti l’ex consigliere regionale di centrodestra Marcello Taglialatela. E – come riporta la Repubblica – in uno era segnalata l’attività di Cascone quando, in assenza di un incarico all’interno dell’Unità di crisi regionale, aiutò per mettere in contatto gli uffici con possibili fornitori di prodotti e dispositivi ritenuti utili a fronteggiare la pandemia. I militari dell’Arma hanno bussato anche alla sede della Soresa per prelevare carte e supporti informatici. Nei confronti del presidente Cuccurullo non è stata disposta alcuna perquisizione, ma il suo computer d’ufficio è finito sotto sequestro. Ieri mattina, i carabinieri hanno notificato al presidente di Soresa un avviso di garanzia nel quale si fa riferimento all’ipotesi di concorso in turbativa d’asta. Sia Cascone che Cuccurullu hanno dato piena disponibilità, attraverso i loro legali, a essere sentiti dai pm e rispondere a tutte le domande per chiarire ogni circostanza.

I Covid Hospital campani, con moduli prefabbricati, hanno consentito di aver la disponibilità di 72 posti di terapia intensiva. Il bando era stato assegnato a Soresa con una procedura d’urgenza consentita dalla legge proprio a causa dell’emergenza. I lavori erano stati conferiti a una società di Padova, la Med, “Manufactorimg engineering & development srl” che avevano fatto arrivare in Campania i moduli.

“È un fatto inconfutabile – avevano detto nei giorni scorsi dicono Valeria Ciarambino, candidata del M5s alla presidenza della Regione Campania, e Vincenzo Viglione, consigliere regionale campano del M5S – che a quasi 4 mesi dal bando di gara che ne affidava alla società Med la costruzione in 18 giorni, gli ospedali modulari, due dei quali non sono mai entrati in funzione, siano serviti solo a far lievitare i consensi di De Luca, non certo a sopperire alle carenze di posti letto e strumentazioni negli ospedali pubblici della Campania. Basti pensare che quando a Mondragone è scoppiato un nuovo focolaio di contagio, i pazienti positivi sono stati portati nell’ospedale di Maddaloni perché il Covid center di Caserta, già diventato un monumento all’incuria e all’indifferenza, è inutilizzabile oltre che destinato a essere smantellato, in quanto edificato su terreni privati che la Regione non ha espropriato, ma solo requisito. Dunque, sarà tenuta a restituire l’area ai legittimi proprietari”.

Stefano Caldoro, candidato del centrodestra alla presidente della Regione Campania, invece annuncia: “Quando vinceremo e torneremo alla guida della Regione Campania istituiremo una commissione d’inchiesta sui Covid center di De Luca. Marcello Taglialatela aveva già fatto denunce sui Covid hospital e ora anche l’inchiesta di Fanpage.it descrive in maniera chiarissima che quelle strutture non hanno ammalati di Covid, che pure potevano avere visto che a Mondragone ci sono stati molti contagiati. Perché non sono andati nell’ospedale Covid Caserta? Perché era chiuso, perché erano state sprecate le risorse, si sono inventati che era pronto e non era vero e quindi questi malati sono dovuti andare nell’ospedale di Maddaloni. Faremo una commissione d’inchiesta per guardare alla salute dei cittadini non ci interessa accusare qulcuno se non è giusto”.