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Renzo Piano: “Il nuovo ponte di Genova? Fatto di acciaio e forgiato dal vento, come nella poesia di Giorgio Caproni”

L'architetto che ha progettato il nuovo ponte cita un verso del poeta livornese, che ha sempre avuto un rapporto speciale con il capoluogo ligure

“Un ponte sobrio, forte”. Com’è nel carattere dei genovesi. Renzo Piano – architetto e senatore a vita – descrive così, in un’intervista alla Stampa, il nuovo ponte ‘Genova San Giorgio’, costruito sulle macerie del Morandi crollato due anni fa. “Fatto di acciaio, ma forgiato nel vento – ha detto, spiegando l’ispirazione del suo progetto – per questo mi viene in mente la poesia di Giorgio Caproni, Genova“. Il poeta livornese si trasferì nel capoluogo ligure all’età dei dieci anni insieme alla famiglia nel 1922: lì completò gli studi e lì pubblicò le prime raccolte di versi con l’editore Emiliano degli Orfini. Caproni considerò Genova sempre la “sua” città: “Là sono uscito dall’infanzia, là ho studiato, son cresciuto, ho sofferto, ho amato – raccontò in seguito – Ogni pietra di Genova è legata alla mia storia di uomo. Questo e soltanto questo, forse, è il motivo del mio amore”. La poesia che cita Renzo Piano è un collage di ricordi e sensazioni legati alla liguria: “Genova mia città intera – recitano i primi versi – Geranio. Polveriera. Genova di ferro e aria, mia lavagna, arenaria. Genova città pulita, brezza e luce in salita“. E proprio alla luce anche l’architetto Piano ha dedicato una speciale attenzione: “È anche un ponte che gioca con la luce – ha ricordato durante l’intervista alla stampa – Nelle ultime sere mi sono fermato a guardare l’effetto sulla chiglia della nave, sui piloni che vengono accarezzati dalla luce. Per questo lancio un messaggio accorato: amiamolo, fatelo vostro“.