Anziché essere protette dopo la traversata nel Mediterraneo, alcune giovani migranti del Centro di accoglienza di Capo d’Orlando, in provincia di Messina, sono state inserite in un giro di prostituzione e spaccio di droga. È quanto emerge dall’operazione dei carabinieri della Compagnia di Sant’Agata di Militello che stamattina hanno eseguito nove misure cautelari su richiesta del Gip: 5 persone sono finite agli arresti domiciliari, mentre per 4 è stato disposto l’obblighi di dimora. Gli indagati sono accusati a vario titolo di favoreggiamento della prostituzione e spaccio di sostanze stupefacenti.

Secondo gli inquirenti, a gestire l’attività illecita è stato il 65enne Giuseppe Campisi, ora ai domiciliari. È lui che avrebbe accompagnato le migranti ai vari appuntamenti, mettendo a disposizione anche un appartamento. In cambio di denaro e rimborsi carburante, l’uomo forniva un servizio taxi con la propria autovettura pure a un gruppo di ragazzi (tutti tra i 20 e i 30 anni) accusati di spaccio di marijuana, hashish e cocaina. Da qui il nome all’indagine, ribattezzata “Taxi Driver” e coordinata dalla procura diretta dal procuratore Angelo Cavallo. Durante i controlli è stato sequestrato un chilogrammo di marijuana, nascosta in un vecchio immobile.

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