"Piango ogni volta che penso a quanto ha sofferto mio figlio - ha detto Ah Len, la madre del piccolo -. Non meritava di morire così. Se fossi stata lì a proteggerlo, sarebbe sopravvissuto"
Un bambino di 6 anni stava aiutando la nonna 62enne a fare alcuni lavori di giardinaggio nel retro della sua casa quando la donna, senza accorgersene, ha toccato un grosso nido di vespe scatenando la loro reazione. L’anziana ha fatto il possibile per scacciare gli insetti impazziti ma invano: il nipotino è morto per le centinaia di punture subite mentre lei si è salvata ma ha perso la vista. È quanto successo il pomeriggio del 21 luglio nel villaggio di Poun, in Cambogia, come riferiscono i media britannici:
A quanto emerso, la donna, Jen Oeun, stava tagliando dei rami quando ha accidentalmente toccato quel grosso nido di vespe che, “disturbate”, sono si sono alzate in volo. Entrambi, nonna e nipote, sono stati attaccati e le loro urla hanno attirato l’attenzione di alcuni vicini che, intervenuti sul posto, non hanno potuto purtroppo far nulla per salvare il bambino, Mon Kakada, morto pochi minuti dopo l’aggressione tra le braccia di sua nonna. La donna invece è stata portata in ospedale con ferite molto gravi e ha perso la vista.
“Piango ogni volta che penso a quanto ha sofferto mio figlio – ha detto Ah Len, la madre del piccolo -. Non meritava di morire così. Se fossi stata lì a proteggerlo, sarebbe sopravvissuto”. Sam Vesna, della stazione di polizia del distretto di Koh Andet, ha spiegato che “abbiamo interrogato la nonna del ragazzo e lei ci ha raccontato cosa è successo. Ha detto che ha cercato di combattere contro gli insetti, ma è stata punta anche lei”. Si tratta della seconda morte di un bambino provocato da uno sciame di calabroni dall’inizio dell’anno: a gennaio un’altra bimba di sei anni era morta in circostanze simili.