I numeri danno la proporzione di una pandemia globalizzata, che finora ha provocato nel mondo la morte di oltre 700mila persone e ne ha contagiate quasi 18,5 milioni. E mentre Donald Trump continua a difendere la gestione della crisi sanitaria della sua amministrazione, gli Stati Uniti registrano altri 1.302 nuovi decessi collegati al coronavirus nelle ultime 24 ore, per un totale di quasi 157mila. Nel focolaio delle Americhe, dopo gli Usa i numeri peggiori li registra il Brasile, dove il numero dei contagi ha superato la soglia dei 2,8 milioni e il ministro Jorge Oliveira, capo della Segreteria generale della Presidenza, è l’ottavo membro del governo risultato positivo al coronavirus. Intanto in Romania si mantiene alta la curva delle infezioni, che in Germania rallenta lievemente, mentre ad Amsterdam e Rotterdam le autorità hanno ordinato di indossare mascherine facciali nelle strade più affollate. Tra i focolai individuati ad Amsterdam, uno è collegato a uno strip-club del distretto a luci rosse, dove almeno un cliente e 10 dipendenti sono risultati positivi. Il proprietario ha volontariamente chiuso la struttura.
Usa – Ieri sono stati 53.847 i nuovi casi di contagio negli Usa, e in tutto sono 4,77 milioni di casi. Il presidente però insiste: abbiamo “uno dei tassi di mortalità più bassi del mondo”, ma secondo il sito dell’università Johns Hopkins gli Usa sono al quarto posto tra i 20 più colpiti dalla pandemia (col 4% della popolazione mondiale ma quasi il 23% dei decessi). Trump ha poi precisato che se si tolgono dal calcolo gli stati di New York e del New Jersey gli Usa sono “tra i più bassi”: un’operazione che tuttavia non ha alcun senso, dato che si tratta di un pezzo d’America. Anche a Jonathan Swan, giornalista del sito americano Axios, Trump ha insistito sul fatto che gli Usa siano il Paese migliore al mondo nella lotta alla pandemia: al cronista ha mostrato statistiche e report che dimostravano quanto fosse basso il rapporto morti-contagiati. Ma il punto, ha aggiunto Swan, non era questo ma il numero di vittime rispetto alla popolazione. Infatti, come mostrano i dati della Johns Hopkins University, gli Usa sono quarti al mondo per numero di morti ogni 100mila abitanti (dopo Regno Unito, Perù e Cile) mentre sono 14° per rapporto tra contagi e decessi (qui i grafici con tutti i dati aggiornati).
Germania – Sono 740 i nuovi contagi, leggermente inferiori al numero registrato ieri (+ 870). Il fattore di contagio giornaliero R0 è di 1,02 mentre l’indice settimanale è di 0,99. In tutto sono almeno 212.000 le persone infettate dal virus in Germania e 9168 le vittime. Il Land del Nordreno-Westfalia ha introdotto multe da 150 euro per chi non rispetta l’uso di mascherine nei bus e nei treni, riferisce Faz.
Romania – Gli ultimi dati relativi alle ultime 24 ore parlano di 1.309 nuovi casi, confermando il trend molto negativo delle ultime settimane che fa del Paese balcanico uno dei maggiori focolai d’Europa. Da ieri si sono registrati altri 41 decessi, con i totali che salgono a 56.550 contagi e 2.521 vittime. Sono 464 i pazienti in terapia intensiva, e cresce l’allarme per una situazione che potrebbe degenerare sul modello della fase uno in Italia. La Romania è il Paese dei Balcani maggiormente colpito dall’epidemia, e quello che nella regione ha eseguito il maggior numero di test, quasi 1,3 milioni. Insieme alla Bulgaria, gli arrivi dalla Romania in Italia sono soggetti all’obbligo di 14 giorni di quarantena.
Olanda – Le autorità locali hanno reso noto che circa il 5% delle persone testate la scorsa settimana è risultato positivo, oltre il doppio del 2% della settimana precedente. Gli ordini di indossare le mascherine sono entrati in vigore dopo la rilevazione delle 2.588 infezioni in una settimana, un quarto delle quali in persone di circa 20 anni. Amsterdam ha imposto l’uso delle protezioni nel distretto a luci rosse e nelle strade di shopping e mercati del centro. Molte persone, però, non rispettano la regola nonostante i cartelli che la espongono in olandese e inglese. Tra i focolai individuati, uno è collegato a uno strip-club del distretto a luci rosse, dove almeno un cliente e 10 dipendenti sono risultati positivi. Il proprietario ha volontariamente chiuso la struttura. La polizia di Rotterdam ha dichiarato che molte persone si oppongono all’uso della mascherina, mentre una protesta è stata attuata in centro dove l’utilizzo è diventato obbligatorio. I morti per Covid-19 in Olanda sono 6.150, ma il bilancio reale è considerato più alto perché non tutti i deceduti per il coronavirus sono stati testati.
Brasile – Secondo i dati della Johns Hopkins University, a oggi i contagi sono 2.801.921 e 95.819 i decessi. Dall’inizio della pandemia in Brasile sono guarite 2.157.484 persone.
Australia – Male anche l’andamento dei contagi nello Stato di Victoria, che ha registrato 725 casi di coronavirus e 15 decessi in 24 ore nel terzo giorno di un lockdown di sei settimane annunciato da Daniel Andrews domenica scorsa. Sul totale delle nuove infezioni, 164 sono state collegate a focolai conosciuti, mentre sono in corso indagini per determinare le origini dei casi rimanenti. Inoltre, dodici dei nuovi 15 decessi sono legati a case di riposo. Una delle nuove vittime, ha sottolineato il premier, era un uomo sulla trentina. A livello nazionale l’Australia registra 19.445 contagi e 247 morti.