Sospesa fino al 15 ottobre la sospensione delle cartelle esattoriali. Sensibile aumento dei fondi a disposizione di soldi a scuola e sanità. Lo Stato potrà investire nello sviluppo del vaccino
Oltre alle misure a tutela dell’occupazione la bozza del decreto agosto contiene interventi a largo raggio per mitigare i danni prodotti dalla pandemia. Dalla sanità ad Alitalia passando per strade e aiuti alle imprese i capitoli di spesa sono numerosi. Vediamo i principali.
Sanità, piano smaltimento liste attese e spinta al vaccino – Il governo stanzia altri 580 milioni per il fondo delle emergenze nazionali per il 2020 e 300 milioni nel 2021. Di questi, 380 milioni saranno destinati nel biennio a sostenere la ricerca e lo sviluppo di un vaccino made in Italy contro il Covid. Il decreto contempla anche la possibilità per lo Stato di entrare direttamente, a condizioni di mercato, nell’azionariato di industrie italiane che stanno lavorando sul farmaco. L’eventuale acquisto di quote sarà disciplinato da un decreto di ministero dell’Economia, ministero Salute e ministero Sviluppo, su proposta del commissario straordinario. Arrivano anche 480 milioni per rafforzare gli organici e pagare future ore di straordinario del personale sanitario. L’obiettivo è quello di recuperare “prestazioni ambulatoriali, screening e di ricovero ospedaliero non erogate nel periodo dell’emergenza. Le regioni potranno inoltre aumentare dell’1% i limiti di spesa. Sarà possibile aumentare il compenso straordinario per dirigenza medica, sanitaria, veterinaria e delle professioni sanitarie, reclutare nuovo personale a tempo determinato e aumentare il monte ore dell’assistenza specialistica in convenzione.
Scuola, soldi per sicurezza e organici –Stanziati circa 3 miliardi di euro da qui al 2029 per interventi di manutenzione straordinaria e incremento dell’efficienza energetica delle scuole di province e città metropolitane. Nel dettaglio la ripartizione dei fondi prevede il finanziamento di interventi per 90 milioni quest’anno, 215 milioni nel 2012 e 625 milioni nel 2022. Altri 525 milioni di euro vengono previsti per ciascuno degli anni 2023 e 2024 e 225 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2025 al 2029. Un altro miliardo tra il 2020 e il 2021 servirà per la ripartenza della scuola in sicurezza e con il giusto numero di insegnanti e amministrativi. Le risorse sono in parte minore destinate ad ampliare gli spazi dedicati all’insegnamento, anche attraverso l’affitto di strutture temporanee e l’alternanza dell’attività didattica “ad attività ludico-ricreative, di approfondimento culturale, artistico, coreutico, musicale e motorio-sportivo”. La gran parte sarà invece impegnata all’attivazione di ulteriori posti di personale docente e amministrativo, tecnico ed ausiliario (Ata) a tempo determinato.
Sconto 20% al ristorante – In base alle ultime ipotesi sul tavolo il bonus ristorante scatterebbe da settembre a dicembre e dovrebbe prevedere un rimborso del 20% della spesa sostenuta pagata con carta o bancomat, con un tetto massimo. Il rimborso arriverebbe direttamente sul conto corrente o, come seconda opzione se la prima strada non fosse percorribile, iscrivendosi ad una App ad hoc. Costo dell’operazione si attesterebbe a circa un 1 miliardo. Interessati dall’intervento i ristoranti, ma anche agriturismi e tavole calde.
Un miliardo ai Comuni – Un miliardo in più ai Comuni, che avranno anche altri 300 milioni come ristoro dei mancati incassi della tassa di soggiorno. Altri 450 milioni a Province e città metropolitane e 2,8 miliardi – come da accordi – alle Regioni. E’ il pacchetto per gli enti locali presente nella bozza, che stanzia anche 400 milioni aggiuntivi per il Trasporto pubblico locale.
Infrastrutture più sicure – Per la messa in sicurezza dei ponti e viadotti esistenti e la realizzazione di nuovi ponti in sostituzione di quelli esistenti con problemi strutturali di sicurezza viene fornita al ministero delle Infrastrutture una dotazione di 600 milioni di euro in tre anni, 200 milioni per ciascuno degli anni dal 2021 al 2023
Auto, salgono gli sconti sull’acquisto – Ammontano a 500 milioni i nuovi stanziamenti a favore del settore auto previsti dal decreto agosto. L’ecobonus viene confermato per tutte le vetture tra 0 e 110 grammi per Km di CO2, ma la fascia più alta (tra 61 e 110 grammi) viene divisa in due, aumentando l’agevolazione per la parte più bassa della forchetta. In pratica: dall’ecobonus di 1.500 euro con rottamazione previsto per l’acquisto di auto con emissioni da 61 a 110 grammi si passa ad incentivi di 1.750 euro per le auto tra 61 e 90 grammi e di 1.500 euro per quelle tra 91 e 110 grammi di anidride carbonica. Senza rottamazione, si sale invece a 1.000 euro per le vetture tra 61 e 90 grammi, lasciando i già previsti 750 euro solo per le emissioni più alte, tra 91 e 110 grammi di CO2. Nei 500 milioni sono previsti anche 90 milioni per il 2020 da destinare all’installazione di infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici.
Fisco e imprese, più tempo per mettersi in regola – Proroga fino al 15 ottobre dello stop alla riscossione delle cartelle esattoriali; stop alla seconda rata dell’Imu per le strutture ricettive (campeggi, alberghi, b&b) e per gli stabilimenti balneari. Per cinema e teatri lo stop sarà esteso anche all’imposta dovuta per il 2021 e il 2022. Per le imprese del comparto turistico la moratoria straordinaria prevista dal ‘Cura Italià per il pagamento delle rate dei mutui in scadenza prima del 30 settembre 2020 è prorogata sino al 31 marzo 2021. La misura è coperta dalla norma generale di proroga delle scadenze dei mutui fino al 31 gennaio 2021. E’ quanto prevede una bozza del decreto agosto tra le “misure urgenti per il settore turistico”.
Alitalia, si aspetta il verdetto di Bruxelles – La newco per Alitalia sarà costituita con 10 milioni di capitale sociale e “ai soli fini dell’elaborazione del piano industriale”, che andrà redatto in 30 giorni e inviato a Bruxelles per il via libera e alle competenti commissioni parlamentari. Lo prevede la bozza del decreto agosto che modifica le norme per la ex compagnia di bandiera introdotte a marzo con il decreto Cura Italia. Se ci sarà il via libera Ue sarà modificato l’atto costitutivo della società e il capitale (lo stanziamento complessivo è di 3 miliardi) ma “in assenza della favorevole valutazione della Commissione europea sul piano la società è posta in liquidazione”.