“Esentatemi dal commentare queste scene. Non so, non è facile dire che sia un buon esempio. Queste persone sono chiaramente contente e gioiose, mi fa piacere per loro. Ma mi viene francamente difficile dire che questa situazione sia permeata di sicurezza per queste persone e per tutti quelli che stanno attorno, “. Così, visibilmente imbarazzato e con un sorriso sardonico, il professor Massimo Galli, primario del reparto Malattie Infettive dell’ospedale Sacco di Milano, commenta nel corso di“In onda” (La7) i selfie del leader della Lega, Matteo Salvini, che a Genova dispensava baci e affettuosità rigorosamente senza mascherina.
L’infettivologo puntualizza: “Il fatto che tutto avvenga sopra il simbolo di un partito politico fa sembrare che io voglia dire qualcosa contro la Lega. Direi le stesse cose se ci fosse qualsiasi simbolo politico. Senza voler fare il menagramo, sapete chi in questa situazione corre un bel rischio? Salvini. Il suo mi sembra un atteggiamento un po’ superomistico. Gli andrà bene così, ma non è indubbiamente un bell’esempio. Ed è un dato di fatto: Salvini si è sbaciucchiato e baciato non so quante persone – chiosa ironicamente – Se così vuole dimostrare che l’infezione non c’è più, allora è uno sperimentatore diretto in uno studio che non potremmo fare in doppio cieco e controllato. Ricordo che, quando parli con uno che non è un tuo congiunto, cioè con uno che non vive con te, devi o mantenere un distanziamento accettabile oppure devi indossare la mascherina. E ricordo anche che la mascherina chirurgica protegge gli altri da te stesso, meno te stesso dagli altri, quando sei soprattutto in una condizione di vicinanza molto stretta”.