La norma per assumerli era stata inserita nel Decreto Rilancio in vista della ripresa delle lezioni. E ora la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina ha firmato l’ordinanza che fissa i criteri per la loro distribuzione sul territorio. A settembre nelle scuole italiane l’organico sarà aumentato di 50mila unità tra docenti e personale Ata, con l’obiettivo di garantire la didattica in presenza e ridurre il numero di alunni per classe. Con una clausola: se il coronavirus dovesse di nuovo dilagare nel nostro Paese e le scuole saranno chiuse un’altra volta, i neo-assunti saranno tutti licenziati. I sindacati li hanno già ribattezzati “precari usa e getta”, ma per Azzolina “grazie a questo incremento di organico potremo finalmente cominciare a superare quelle norme, nate in epoca di tagli feroci alla scuola, che hanno portato al sovraffollamento delle classi“. L’auspicio è che il cammino per contrastare le cosiddette classi pollaio possa “poi proseguire anche oltre l’emergenza”.
I contenuti dell’ordinanza sono stati spiegati dalla ministra in occasione del suo incontro con i rappresentanti delle Regioni sull’avvio del nuovo anno scolastico. In sostanza i 977 milioni aggiuntivi stanziati dal governo “saranno assegnati per il 50% sulla base del numero degli alunni presenti sul territorio e per il 50% sulla base delle richieste avanzate dagli Uffici Scolastici Regionali che hanno fatto la rilevazione delle esigenze delle scuole”. Il piano prevede l’assunzione di 40mila professori, da nominare dopo che il ministero avrà ultimato la consueta attribuzione delle supplenze annuali nel bacino dei precari storici, e di 10mila bidelli. “Priorità massima sarà data alla scuola dell’infanzia e al primo ciclo di istruzione”, spiega Azzolina, “con particolare riferimento alla scuola primaria“.
L’operazione infatti ha un obiettivo preciso: ridurre il numero di alunni per garantire il distanziamento sociale nelle aule e contrastare la diffusione del Covid. La ministra ha poi spiegato che “gli stessi criteri previsti dall’ordinanza di oggi saranno utilizzati per ripartire anche le altre risorse per l’organico che deriveranno dallo scostamento di bilancio che prevede 1,3 miliardi per la scuola. Una parte di queste sarà, infatti, dedicata a un ulteriore incremento di personale“. Lo confermano le bozze del decreto Agosto trapelate in queste ore che prevedono lo stanziamento di un ulteriore miliardo per l’istruzione. Stando a quanto riportato dall’Ansa, è previsto l’incremento di 400 milioni nel 2020 e 600 milioni nel 2021 del Fondo per l’emergenza epidemiologica da Covid-19 istituito presso il ministero dell’Istruzione, raddoppiando i finanziamenti del decreto rilancio (pari a 377 milioni quest’anno e a 600 milioni il prossimo). Le risorse sono destinate ad ampliare gli spazi dedicati all’insegnamento, anche attraverso l’affitto di strutture temporanee e l’alternanza dell’attività didattica “ad attività ludico-ricreative, di approfondimento culturale, artistico, coreutico, musicale e motorio-sportivo”. Gran parte sarà impegnata all’assunzione di ulteriore personale docente e amministrativo, tecnico ed ausiliario (Ata). Sempre a tempo determinato.