Il governo non si limiti agli aiuti a distanza, ma si metta a capo dei Paesi che collaboreranno con il Libano per fornire supporto e partecipare alla ricostruzione. Nel giorno in cui il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha avuto un colloquio telefonico con il premier di Beirut, Hassan Diab, e sono arrivati da Roma 14 esperti dei Vigili del Fuoco, oltre a 8,5 tonnellate di materiale sanitario, il Partito Democratico chiede all’esecutivo uno sforzo maggiore nell’assistenza al Paese che, oltre a soffrire di una grave crisi economica, deve fare i conti anche con la tragedia dovuta all’esplosione che ha devastato la capitale.

“La tragedia che ha colpito Beirut e tutti i libanesi ha straziato i cuori di tutti noi. Bene dunque gli attestati di solidarietà e vicinanza espressi in queste ore da personalità politiche internazionali ed italiane. E bene il volo con gli aiuti sanitari predisposto dalla Farnesina. Nel momento, però, in cui il Presidente Macron vola a Beirut, riteniamo utile che anche il governo italiano si attivi in maniera più incisiva“, si legge in una nota dei componenti del Pd della commissione esteri della Camera.

Un invito a prendere una posizione di rilievo nel processo di sostegno, prima, e ricostruzione, poi, della città dilaniata dalla deflagrazione di martedì scorso. I Dem chiedono al governo di non lasciare campo libero esclusivamente all’azione francese, con il presidente Emmanuel Macron che ha già annunciato pubblicamente, durante la sua visita, di voler “organizzare la cooperazione europea e più ampiamente la cooperazione internazionale”, oltre ad avanzare già richieste di riforme all’esecutivo libanese.

“Per questo abbiamo presentato un’interpellanza urgente per chiedere se il governo non ritenga necessario promuovere una missione politica di alto livello per manifestare la solidarietà alle autorità libanesi e discutere con loro di piani per la ricostruzione – conclude la nota – Nell’interpellanza chiediamo, inoltre, al governo di richiedere alla Commissione europea e al Servizio di azione esterna di elaborare un piano per ricostruire Beirut, chiedendo di coordinare gli aiuti degli Stati membri, di stanziare immediatamente risorse di emergenza per aiutare la popolazione civile sfollata, bisognosa di cure mediche e di aiuti alimentari e, infine, di riunire un tavolo con le ong, gli enti locali e la Croce Rossa italiana per programmare con loro le azioni di emergenza che l’Italia può mettere in campo da subito con il Libano”.

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