“Siamo 55, resteremo tutto il tempo che il Libano avrà bisogno di noi. Se sarà un mese, resteremo un mese, se sarà di meno, ci fermeremo di meno. Dipende tutto dai bisogni del popolo libanese”. Così un soccorritore della Sécurité Civile (la Protezione civile francese, ndr), impegnato nei soccorsi a Beirut. “Fino a quattro giorni dall’incidente c’è sempre la possibilità di trovare persone vive. I soccorsi locali hanno già fatto un grosso lavoro tirando fuori dalle macerie diverse persone vive. Ora dobbiamo solo continuare a cercare e aiutarli nella ricerca, perché possiamo ancora trovarne delle altre. Sono proprio questi i giorni (giusti, ndr), altrimenti non c’è più molta speranza. Per questo i soccorsi si stanno concentrando nelle ricerche in alcuni quartieri per tentare di salvare ancora qualcuno rimasto sotto le macerie”.