Nel 2012 scrissi dei dubbi che avevo per lo screening della Regione Lombardia riguardo il tumore della mammella.
In quella occasione una paziente raccontava dei dubbi che infondevano telefonate di un centro privato accreditato, la Maugeri, che ha avuto diverse vicissitudini giudiziarie, per eseguire “approfondimenti” di diagnosi dubbi a lei e ad altre amiche.
Sono trascorsi molti anni e un’altra lettrice mi ha raccontato la sua esperienza di qualche giorno fa. “Sono stata chiamata dalla Regione Lombardia per fare lo screening mammografico in una struttura privata accreditata di Milano. Stavo aspettando con ansia questa chiamata perché mi ero accorta di avere un nodulo al seno sinistro. Durante il periodo di chiusura per Coronavirus non avrei potuto indagare prima, quindi lo screening programmato mi avrebbe aiutato. La mammografia necessitava di un approfondimento ecografico che è stato eseguito la settimana successiva.
Fortunatamente il mio caso era negativo ma il medico mi ha detto che a causa del seno ‘problematico’ sarebbe stato utile un controllo annuale e non biennale come quello previsto dal programma regionale.
A quel punto ho chiesto di avere un copia degli esami e qui sono iniziati i problemi, in quanto non era possibile avete l’ecografia che nel mio caso era dirimente. Per le mammografie invece occorre aspettare di ricevere il referto finale che arriverà a settembre e solo allora potrò fare richiesta della mammografia del 2019, solo successivamente potrò avere quella dell’anno in corso”.
Insomma sono trascorsi otto anni e quello screening pagato dai cittadini non serve ad altro che avere maggiori dubbi e nessuna certezza. Se si intercetta una paziente in ogni modo si vuole fidelizzarla, a tal punto da crearle problemi anche solo a consegnare referti.
Non parliamo poi del fatto che referti pagati dai contribuenti vengono consegnati, quando lo sono, fuori tempo massimo visto che in sanità la diagnosi precoce è basilare per la terapia medica o chirurgica.
Quanto sarebbe utile History Health se fosse certificato dal Ministero della Salute e utilizzato in ogni struttura pubblica o privata accreditata, che a mio avviso non può permettersi il lusso di secretare esami di tale importanza in ultima analisi pagati dai cittadini e nel caso specifico dalle cittadine. Tutto il mondo della salute in mano subito ed esclusivamente al paziente che deciderà cosa farne.
La sanità pubblica è certezza, deve esserla anche quella privata accreditata oppure ha il diritto di essere esclusivamente privata. Oggi più di ieri.