Dal 1948 a oggi, a Montecitorio solo altre 8 volte la pausa è stata inferiore ai 30 giorni. Qualche senatore dovrà garantire la propria presenza già il 18 agosto, quando il decreto legge sulle Semplificazioni verrà incardinato in Aula. I primi lavori a ripartire a pieno regime sono quelli delle Commissioni, previsti per il 24 agosto. Poi sarà il turno dell’esame del decreto legge sul Coronavirus alla Camera
L’ultima seduta del Senato prima della pausa estiva è prevista per oggi: all’ordine del giorno ci sono il decreto legge per la parità di genere in Puglia e l’informativa del ministro Speranza. A Montecitorio, invece, si chiude tutto venerdì in occasione delle interpellanze. Come ogni anno, quindi, il Parlamento va in ferie. Ma questa volta – complici anche i decreti varati dal governo per gestire l’emergenza coronavirus e le sue conseguenze economiche – la pausa sarà di tre settimane. E nemmeno consecutive. Calendario alla mano, dal 1948 a oggi a Montecitorio solo altre 8 volte la pausa è stata inferiore ai 30 giorni.
Qualche senatore dovrà garantire la propria presenza già il 18 agosto, quando il decreto legge sulle Semplificazioni verrà incardinato in Aula. Sempre a Palazzo Madama oggi scade il termine per presentare gli emendamenti al provvedimento e già si annuncia una valanga di modifiche. Per venirne a capo, governo e maggioranza utilizzeranno il metodo ormai consolidato dei cosiddetti segnalati: ciascun partito dovrà scegliere una numero limitato di modifiche sulle quali puntare. E proprio per essere pronti per l’esame in Aula, previsto a partire dal primo settembre, i senatori delle commissioni Affari costituzionali e Lavori pubblici saranno fra quelli chiamati per certo ad accorciare le proprie vacanze: secondo il calendario fissato dovranno essere tra i primi a tornare in Senato.
Tutti i membri delle Commissioni parlamentari dovranno tornare in linea di massima a lavorare a partire dal 24 agosto. Il primo appuntamento a Montecitorio, invece, è l’esame del decreto legge sul Coronavirus previsto per il 31. Tra i provvedimenti in calendario alla ripresa c’è poi la legge contro l’omotransfobia: avrebbe dovuto essere approvata in Aula questa settimana ma la maggioranza ha chiesto un rinvio a causa della mancanza del parere della commissione Bilancio (con tanto di proteste delle opposizioni). Gli altri due temi che terranno impegnati i parlamentari già a fine mese sono il Dl agosto, il cui via libera del governo è atteso entro il fine settimana, e il Recovery fund. Tutto da chiudere prima della manovra economica 2021, appuntamento sempre caldo per la politica italiana. Il Parlamento dirà la sua sul piano di ripresa e rilancio, ma non lo farà creando commissioni ad hoc. A Montecitorio, la Bilancio avvierà un ciclo di audizioni con l’obiettivo di “dettare al meglio le linee di indirizzo” in vista del Recovery plan che il governo vuole chiudere entro fine settembre.