I tecnici regionali hanno diramato l'allerta per rischio crolli: una massa con un volume di circa 500mila metri cubi potrebbe distaccarsi da un momento all'altro a causa dell'aumento delle temperature
Il ghiacciaio di Planpincieuxin è sorvegliato speciale in Valle d’Aosta. I tecnici regionali hanno diramato l’allerta per rischio crolli: una massa con un volume di circa 500mila metri cubi – un volume pari a quello del Duomo di Milano – potrebbe distaccarsi da un momento all’altro a causa dell’improvviso aumento delle temperature. Per questo il sindaco di Courmayeur, Stefano Miserocchi, ha disposto l’evacuazione delle zone rosse e gialle (una trentina di abitazioni circa) entro le 11 di questa mattina il divieto di accesso nelle stesse e l’utilizzo di una strada alternativa a quella comunale della Val Ferret.
I tecnici di Regione Valle d’Aosta e Fondazione montagna sicura hanno spiegato all’amministrazione comunale di Courmayeur che l’evoluzione del ghiacciaio di Planpincieux ha delineato un “nuovo settore” con un volume di circa 500 mila metri cubi e, di conseguenza, una nuova “zonizzazione delle zone a rischio” (dal 24 settembre 2019 al 13 novembre scorsi un tratto della Val Ferret era stato chiuso per il pericolo di crollo di una porzione da 250 mila metri cubi). Si tratta in particolare di una “zona rossa (massa densa)” e di una “zona gialla (nube aerosol)”. Tutto questo a causa dello shock termico che si sta verificando da oggi: un significativo innalzamento delle temperature dopo un periodo di freddo. Una situazione molto delicata per il ghiacciaio ma che – ritengono gli esperti della Regione Valle d’Aosta – si esaurirà in breve tempo, dato che se le temperature rimanessero di questo tipo lo shock termico perderebbe la sua azione.
La “situazione di rischio avrà una durata ridotta stimata in almeno tre giorni“, si legge nell’ordinanza comunale. Le persone che si trovano fuori dalle zone rosse e gialle possono scegliere di restare in Val Ferret “se ritengono di essere autonomi (anche rispetto alle scorte alimentari) per il periodo di almeno tre giorni”.
Per accedere alla vallata esiste la “strada alternativa” della Montitta “a senso unico alternato, con impianto semaforico e sistema radar doppler attivo”: l’accesso è riservato a soccorritori, forze dell’ordine, personale comunale dei servizi essenziali e persone autorizzate dal sindaco.
Nelle abitazioni evacuate c’erano una settantina di persone, in particolare 15 residenti e oltre 50 turisti. Le operazioni sono state “coordinate dalle forze dell’ordine e dalla protezione civile”, spiega il sindaco Miserocchi. Gli sfollati avranno una “zona di accoglimento” nel palaghiaccio di Courmayeur, con la collaborazione della Croce rossa. “Per i residenti valuteremo le soluzioni da trovare” mentre “i turisti dovranno trovare altre soluzioni”, anticipa il primo cittadino.