La seconda edizione organizzata dai due movimenti della sinistra si terrà dal 4 al 6 settembre nel luogo simbolo del Pci. Attesi tra gli altri Andrea Orlando, Tridico, Sapelli, Massimo D'Antoni, Nadia Urbinati, Vladimiro Giacchè e Nino Cartabellotta
Torna anche quest’anno, per la seconda edizione, la “Scuola politica estiva” di Frattocchie, nei pressi di Roma, organizzata da Senso Comune e Patria e Costituzione, il movimento politico
Come ricordano in una nota i promotori dell’evento, “l’epidemia da coronavirus è stato uno shock per ogni livello della società, ma nella nostra analisi, proposta l’anno scorso, non a caso intitolata ‘Il ritorno della politica’, la pandemia esplosa in una remota provincia della Cina è stata ‘soltanto’ fattore di intensificazione drammatica del cambio di stagione avvenuto nel biennio 2016-2018″. Per questo motivo, aggiungono, è diventata sempre più forte “la domanda di intervento pubblico per governare finanza e mercati e la domanda di un potere sovra-ordinato al delirio di onnipotenza dell’individuo consumatore sovrano, la domanda di Stato nazionale protettivo in grado di imporre l’interesse generale alla sicurezza sociale”. In poche parole “il lockdown globale ha imposto un’agenda già in essere e ha fatto saltare alcune coordinate della politica economica degli ultimi decenni. Ha costretto la classe politica a riscoprire e rileggittimare l’interventismo economico dello Stato in economia, seppur il più delle volte solo per salvare le imprese, ha messo in luce le conseguenze dei tagli ai servizi pubblici,
Proprio di questa domanda di politica e di Stato, esacerbata dalla crisi sanitaria ma già presente tra le necessità dei cittadini, parleranno gli ospiti e i docenti della scuola. Prevista la presenza di numerosi personaggi di rilievo nel panorama economico e culturale italiano: Giulio Sapelli, Monica Di Sisto, Massimo D’Antoni, Antonella Stirati, Andrea Orlando, Pasquale Tridico, Nadia Urbinati, Davide Crippa, Giovanni Dosi, Diego Ciulli, Cesare Salvi, Vladimiro Giacchè, Lucio Baccaro, Nino Cartabellotta.